La nota diffusa dal deputato cuneese: ”Inutile continuare a girarsi dall’altra parte: nei penitenziari di tutta Italia c’è una deriva pericolosa”.
“Ora chiarezza e provvedimenti concreti. Il tentativo di rivolta avvenuto nel carcere di Cuneo è stato un atto grave, che non può passare inosservato. Una camera di pernottamento è stata completamente distrutta. Tra i detenuti fomentatori della tentata ribellione lo stesso protagonista della rivolta nel carcere di Modena del marzo scorso. Inutile continuare a girarsi dall’altra parte: nei penitenziari di tutta Italia c’è una deriva pericolosa. Forze dell’ordine ormai demonizzate. Poliziotti penitenziari chiamati quotidianamente ad evitare il peggio a rischio della propria incolumità fisica per la libertà e la sicurezza dei cittadini. Non ci stancheremo mai di ribadire loro tutto il nostro sostegno e la nostra gratitudine”. Lo afferma in una nota il deputato cuneese della Lega Flavio Gastaldi. Il riferimento è al tentativo di rivolta avvenuto all’interno del carcere del Cerialdo di Cuneo a fine dicembre, denunciato alcuni giorni fa dall’OSAPP, sindacato della Polizia Penitenziaria.
“Assieme al collega Andrea Giaccone, – spiega Gastaldi – abbiamo presentato un’interrogazione con cui sollecitiamo l’urgenza di un’azione disciplinare che ripristini il dovere di rispettare le regole interne a garanzia generale del mantenimento dell’ordine e della sicurezza. Bonafede batta un colpo“.
Fonte: cuneodice.it