Con un mini telefono cellulare dal carcere di Terni continua a gestire i rifornimenti di droga. I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza per misure cautelari nei confronti di 21 persone, di cui 14 in carcere, sei ai domiciliari e una all’obbligo di dimora nel comune di Roma, emessa dal gip di Roma, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia.
Gestiva narcotraffico dal carcere di Terni Nel mirino soggetti ritenuti appartenenti a una organizzazione composta da italiani e stranieri considerata dagli inquirenti vicina alla ‘ndrangheta e attiva nel settore del narcotraffico internazionale. La presunta organizzazione era attiva a Roma e provincia, con intermediari sudamericani per l’acquisto e il finanziamento di ingenti quantitativi di droga. In alcuni casi la droga giungeva in Italia occultata all’interno di flaconi di prodotti fitoterapici. Gli investigatori dell’Arma hanno accertato che due persone, nonostante fossero detenute nelle carceri di Frosinone e Terni, avevano continuato gestire i rifornimenti di droga a favore dei componenti del gruppo ancora a piede libero al fine di non interrompere la distribuzione ai clienti. I due riuscivano a coordinare l’approvvigionamento con mini telefoni cellulari, trovati a seguito della perquisizione delle celle. Nel corso delle indagini sono state arrestate, in flagranza di reato, 12 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; sequestrati complessivamente circa 8 kg di cocaina, 1,4 kg di marijuana, 15 kg di hashish, una pistola revolver marca Colt Cobra calibro 38, oggetto di furto, e 50 cartucce calibro 38 special.
fonte: umbria24.it