Cerimonia solenne, ieri, nella cattedrale di Agrigento, per la beatificazione del giudice Rosario Angelo Livatino ucciso dalla mafia nel 1990. “Sarà commemorato ogni 29 ottobre”, riferisce Vatican News. “Oggi ad Agrigento è stato beatificato Rosario Angelo Livatino, martire della giustizia e della fede nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo che non si è lasciato mai corrompere. Si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre sotto la tutela di Dio, per questo è diventato testimone del Vangelo, fino alla morte eroica. Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo a essere leali difensori della legalità e della libertà ” ha detto Papa Francesco al termine della preghiera del Regina Coeli, aggiungendo “benvenuto al nuovo Beato”.
“Per onorare Rosario Livatino, primo magistrato beato nella storia della Chiesa, che ha esercitato coraggiosamente la professione come missione laicale, presso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è stato costituito un Gruppo di lavoro sulla ‘scomunica alle mafie’, con l’obiettivo di approfondire il tema, collaborare con i Vescovi del mondo, promuovere e sostenere iniziative”. E’ quanto comunica una nota del Dicastero.
Nel Gruppo figurano Vittorio V. Alberti, “officiale” del Dicastero dello Sviluppo umano e coordinatore, l’ex presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, don Marcello Cozzi, don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane, monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, Giuseppe Pignatone, presidente del Tribunale vaticano, e padre Ioan Alexandru Pop, del Pontificio Consiglio per i testi legislativi.
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Fonte: adnkronos.com