
COMUNICATO STAMPA_ Nella mattinata odierna, presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, si è verificato un grave episodio di violenza ai danni del Personale di Polizia Penitenziaria. Un detenuto, già trasferito in precedenza dal Carcere di Salerno per comportamenti aggressivi, ha dato in escandescenza all’interno dell’ufficio matricola, danneggiando apparecchiature informatiche e arredi, frantumando vetri in plexiglass e impugnando delle forbici artigianalmente modificate. Con tali armi improvvisate, il recluso ha minacciato un Ispettore di Polizia Penitenziaria di “recidergli la testa” ed ha aggredito un Assistente presente sul posto. Entrambi sono stati soccorsi e refertati uscendone con una prognosi di sette giorni. Il Segretario Generale dell’OSAPP, Leo Beneduci ha così tuonato in merito all’accaduto: «Siamo di fronte all’ennesimo episodio inaccettabile di violenza all’interno di un istituto penitenziario . Non si tratta più di eventi sporadici, ma di una deriva sistemica che colpisce quotidianamente le Donne e gli Uomini della Polizia Penitenziaria, lasciati soli a fronteggiare situazioni che mettono a rischio la loro incolumità. È qui evidente la presenza della violazione degli articoli 336 e 337 del Codice Penale, che puniscono la violenza e la resistenza a pubblico ufficiale. «Quanto accaduto ad Ariano Irpino – prosegue il leader dell‘OSAPP – è la diretta conseguenza dell’assenza di interventi strutturali e organizzativi da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. È inammissibile che un detenuto con evidenti precedenti per aggressioni venga ricollocato in un istituto non adeguatamente attrezzato per contenerne la sua pericolosità. Le responsabilità sono chiare e appartengono a chi, pur conoscendo i profili critici del soggetto, ha omesso di adottare misure preventive adeguate.» Allo stesso tempo, il Segretario Generale OSAPP rivolge un plauso al Personale intervenuto: «Esprimo la mia più profonda solidarietà e il mio apprezzamento per il coraggio, la prontezza e la professionalità dimostrati dai Colleghi coinvolti nell’episodio. Nonostante l’aggressione subita, hanno gestito una situazione di estrema pericolosità con lucidità e senso del dovere. È proprio grazie a Uomini e Donne come loro che il sistema penitenziario, pur tra mille difficoltà, continua a reggere.» «L’OSAPP – conclude Beneduci – chiede con fermezza il trasferimento immediato del detenuto in una struttura adeguata fuori dal contesto regionale, nonché l’adozione di misure urgenti a tutela del Personale. Non accetteremo più il silenzio istituzionale. È giunto il momento di dire basta a omissioni e sottovalutazioni: chi lavora nelle carceri merita rispetto, protezione e interventi concreti, non retorica né promesse disattese.»
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Ufficio Stampa OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria