“È positiva la richiesta di sostenere la promozione della Questura di Modena in fascia A, ma il discorso sulla sicurezza che stiamo affrontando è più ampio e riguarda il complessivo potenziamento delle forze dell’ordine modenesi, come il rafforzamento dei Commissariati in provincia e l’evoluzione della Tenenza dei Carabinieri di Vignola in Compagnia, oltre al potenziamento dei Vigili del fuoco e della Polizia penitenziaria”.
Lo ha spiegato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli intervenendo, nella seduta del Consiglio comunale dell’1 ottobre, nel dibattito scaturito dall’ordine del giorno che ribadiva la necessità di elevare in fascia A la Questura o di inserirla nell’elenco delle questure di particolare rilevanza, invitando anche l’Amministrazione a proseguire nelle azioni a sostegno della richiesta di potenziare l’organico della polizia di Stato in città, già avviate nei mesi scorsi dal sindaco Muzzarelli.
La mozione, proposta dai gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi e Modena civica) e integrata con due emendamenti proposti da Antonio Baldini (Lega Modena), è stata è stata approvata col voto a favore della maggioranza e del Movimento 5 stelle. Astenuti Lega Modena, Forza Italia e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia.
Nel suo intervento, il sindaco ha osservato che “a differenza di quanto accadeva in passato, ora col ministero dell’Interno è in corso un dialogo leale incentrato sulla situazione di Modena e della nostra comunità. C’è già stato un riconoscimento che nei mesi scorsi ha portato all’arrivo di personale della polizia di Stato, ma anche allo stanziamento di risorse utilizzate, per esempio, per sviluppare ulteriormente la video-sorveglianza cittadina. Lavorando affinché siano valutate le revisioni delle piante organiche di tutte le forze dell’ordine a presidio dell’intero territorio provinciale, sollecitiamo al Governo anche la garanzia futura per gli enti locali sull’ampliamento della Polizia locale, che ci ha condotto oggi a portare l’organico del Comando di via Galilei a 226 unità. Inoltre, abbiamo presentato un progetto campione di carattere sociale per il recupero delle persone uscite dal carcere”.
Aprendo il dibattito sulla mozione, Katia Parisi (Modena civica) ha detto che un aumento di personale della polizia di Stato non potrà rappresentare l’unico tassello di lotta alla micro-criminalità: “Occorre anche aumentare i progetti di integrazione sociale e rivitalizzare spazi della città a rischio degrado”, oltre a insistere sulla certezza della pena.
Andrea Giordani (M5s) ha suggerito che il tema della Questura venga sostenuto in Parlamento “da tutti i senatori e deputati modenesi con un’azione apposita. Anche il Consiglio comunale di Modena avrebbe potuto muoversi in maniera compatta, presentando l’ordine del giorno in modo condiviso, dal momento che riguarda tutti i gruppi”.
Anche Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha rilevato “l’opportunità, purtroppo sprecata, dall’Assemblea di condividere la mozione”. Ha aggiunto che “se Modena viene trascurata dal Governo, evidentemente c’è un problema di rappresentazione falsata della città, da parte del Comune, davanti agli organi dello Stato”
Per Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena), oltre alla necessità di un aumento delle forze dell’ordine, bisognerebbe “dare supporto alla Polizia locale, nell’ottica di una crescente integrazione con gli altri Corpi, anche per favorire la migliore gestione possibile del Posto di polizia integrato, al quale viene dedicata poca attenzione”.
Per Lega Modena, Antonio Baldini ha innanzi tutto sollevato la necessità di approvare i quattro emendamenti presentati (due dei quali sono poi stati accolti). Quindi ha dichiarato che bisogna prendere atto che in città “è presente un’emergenza legata alla criminalità predatoria” e che la situazione del Posto di polizia integrato “ci fa riflettere sul fatto che la sicurezza deve essere affrontata in modo ampio e coordinato”. Il capogruppo Stefano Prampolini ha aggiunto che il problema della sicurezza è connesso “all’immigrazione incontrollata e numericamente insostenibile. L’inchiesta giudiziaria Aemilia ha dimostrato che la criminalità non manca nel territorio, perché rischiarne di ulteriore? Le politiche buoniste e permissive della sinistra hanno portato reati predatori e delinquenza sociale: per limitarli non sono sufficienti multe o iniziative di animazione sociali”. Per Giovanni Bertoldi, dagli stranieri “ci aspettiamo condotte corrette, oltre ai diritti non devono mancare i doveri”. Intanto i dati sui reati illustrati negli emendamenti evidenziano che “Modena non è l’isola felice che si potrebbe pensare che sia; gli emendamenti presentati restituiscono la realtà del territorio. È indispensabile un salto di qualità”.
Per il Pd, il capogruppo Antonio Carpentieri, primo firmatario della mozione, ha detto che “l’ordine del giorno non intendeva schierarsi politicamente e se la discussione vira sull’integrazione ci allontaniamo dall’obiettivo. Il punto è la necessità di elevare la Questura”, ricordando che la sicurezza è in capo allo Stato e che gli enti locali “possono solo dare un contributo”. Allo stesso modo, secondo Enza Carriero è inopportuno utilizzare la mozione per finalità politiche, mentre sarebbe meglio prendere atto che “la pianta organica della Questura risale al 1989, oggi la società è mutata e servono risorse per garantire una sicurezza che tenga conto dell’evoluzione del territorio e delle nuove esigenze sociali ed economiche”. Vittorio Reggiani ha precisato che “troppo spesso si punta il dito contro gli stranieri, così come sessant’anni fa si faceva con le persone arrivate dal Sud Italia”. Il consigliere si è speso a favore dell’accoglienza, “che genera riconoscenza, senso di appartenenza e inclusione”.
Paola Aime (Verdi) ha sottolineato che il pericolo legato alla criminalità “comporta paura e frena la socialità. L’aumento delle forze dell’ordine è un atto dovuto verso una città che negli ultimi decenni è cresciuta dal punto di vista della popolazione. Inoltre, più agenti potranno giovare anche all’attività della Polizia locale, sempre più gravata da incombenze che spetterebbero ad altri Corpi”.
Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha definito Modena come “una città trascurata e, se la richiesta di elevare la Questura in fascia A fosse stata avanzata dal Comune per tempo, forse oggi saremmo giunti al risultato”. Secondo il consigliere, “nonostante i proclami, mancano la forza e la volontà di rappresentare le istanze del territorio sul tavolo del ministro dell’Interno”.
fonte: bologna2000.com