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Il sindaco ricorda il poliziotto morto per Covid: “Era un marito e padre esemplare”“

Il sindaco ricorda il poliziotto morto per Covid: “Era un marito e padre esemplare”

“Era un marito e padre esemplare, voluto bene e stimato da tutti, stroncato nel pieno della sua vita”. Il sindaco di Francolise, Gaetano Tessitore, ricorda l’assistente capo coordinatore del corpo di polizia penitenziaria, originario di Sant’Andrea del Pizzone, deceduto a 57 anni dopo aver contratto il Covid-19 mentre era in servizio presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Il primo cittadino ha sentito il bisogno di ricordarlo insieme a tutta la sua comunità ed è per questo motivo che lo ha fatto attraverso un post su facebook, affinchè tutti potessero partecipare all’immenso dolore. “Una persona semplice e dignitosa, un sorriso disarmante che colpiva subito, una timidezza che traspariva nel suo vivere in punta di piedi, senza far rumore – ha scritto il sindaco Tessitore sui social – Caro Salvatore, da parte mia e di tutta la comunità che rappresento, ti auguriamo buon viaggio. I disegni di Dio sono a volte difficili da capire e da accettare, ma le cose non accadono per caso e quello che ci viene tolto in vita, ci sarà sicuramente restituito. Ai tuoi cari esprimiamo tutto il nostro dolore e la nostra vicinanza”.

Un ricordo davvero commosso che deve far riflettere in vista delle festività natalizie. “Natale è la festa Cristiana in cui si rinnova la nascita di Gesù. Si festeggia la vita, la speranza, la solidarietà, la fratellanza, l’amore verso gli altri. Da sempre, in questi giorni, viviamo in modo diverso il rapporto con gli altri e soprattutto con i nostri cari, le nostre famiglie, riunendoci tutti assieme, per ritrovare quel calore necessario per andare avanti. Quest’anno per tanti non sarà così. Ce lo impedirà un mostro invisibile, in agguato, che ha fame delle nostre vite – ha affermato Gaetano Tessitore – Ne sta prendendo tantissime, in tutto il mondo, fino al punto che, ormai, consideriamo queste morti come dati statistici dietro i quali non ci sono più uomini o donne, ma birilli falciati da un giocatore che fa strike. Solo quando ci aggredisce o ci colpisce negli affetti più cari, allora, i dati statistici, i birilli, iniziano ad assumere volti, a diventare persone, amici, a volte noi stessi, ed è allora, che forse, realizziamo cosa significa il dolore. Purtroppo, questa falce, ha mietuto vite anche nella nostra piccola comunità, portandosi via nostri amici. A loro, ai loro cari, va il mio, il nostro sentito cordoglio”.

FONTE: CASERTANEWS.IT

Giuseppe Proietti Consalvi

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