L‘Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) comunica una serie di eventi critici che hanno interessato il Carcere di Torino nel corso di questa settimana. Desideriamo evidenziare la gravità di queste situazioni al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti sulla necessità di adottare provvedimenti urgenti per garantire la sicurezza dei detenuti e del Personale di Polizia Penitenziaria. L’inizio della settimana ha portato il Carcere di Torino sull’orlo del caos, con una serie di eventi critici che hanno messo a dura prova il Personale di Polizia Penitenziaria e la sicurezza della struttura. Nel pomeriggio di lunedì 8 aprile, un Agente è intervenuto in extremis per salvare un detenuto nel padiglione B, il quale stava tentando il suicidio impiccandosi con un cappio rudimentale.
Grazie al pronto intervento dell’Agente in servizio, supportato anche da altri detenuti, il recluso è stato salvato.
Nello stesso pomeriggio, due detenuti visibilmente “alticci” hanno scatenato disordini, sempre nel padiglione B. Il Personale è intervenuto efficacemente per ripristinare l’ordine, ma due Poliziotti Penitenziari sono stati feriti a causa della reazione “agitata” dei detenuti, rendendo necessario il loro ricovero presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino, dove sono stati prognosticati cinque giorni di riposo ciascuno; anche un Ispettore intervenuto per calmare la situazione ha riportato diverse escoriazioni. Nella giornata di ieri, 10 aprile, un altro detenuto nel padiglione B avrebbe tentato il suicidio, presumibilmente assumendo un cocktail di farmaci debitamente occultati in precedenza. Solo grazie alla tempestiva e professionale pronta reazione del ridotto Personale di Polizia Penitenziaria presente è stato possibile salvarlo. Un altro episodio è stato registrato alle ore 13:30 circa di ieri, sempre nel padiglione B, dove il Personale di Polizia Penitenziaria ha vissuto un vero e proprio inferno: un numero significativo di detenuti di nazionalità marocchina si è scontrato, attaccandosi violentemente per motivi emersi all’interno della sezione del medesimo padiglione. Al piano terra sempre dello stesso padiglione, contemporaneamente, alcuni detenuti hanno creato una sorta di disordini tentando di aggredire l’Assistente di Polizia Penitenziaria in servizio, il quale è stato salvato solo grazie all’intervento deciso di altro Personale di Polizia Penitenziaria.
Infine anche il Personale di Polizia Penitenziaria femminile si è resa protagonista di un salvataggio in extremis di una detenuta che ha tentato di impiccarsi con le proprie mutandine usandole come cappio dopo averle e bagnate.
Il Personale è ormai allo stremo a causa dei numerosi e continui eventi critici che affrontano durante il turno di servizio. È necessario l’invio di almeno 100 unità di Personale di Polizia Penitenziaria, anche in missione forfettaria, al fine di ripristinare l’ordine, la sicurezza e la legalità all’interno della struttura penitenziaria. Questi episodi rappresentano una vera e propria emergenza al Carcere di Torino, con la situazione che si aggrava e peggiora di giorno in giorno. È preoccupante constatare il silenzio generale e l’assenza di interventi risolutivi da parte dell’amministrazione penitenziaria centrale e periferica. La sicurezza e la salute di detenuti e del Personale di Polizia Penitenziaria sono in grave pericolo e l’urgenza di intervenire non è più procrastinabile.
Redazione OSAPPOGGI.it