Invocava la distruzione del Vaticano ed esprimeva ammirazione per Osama Bin Laden e Mohammed Atta, definiti rispettivamente difensore dell’Islam e persona rispettosa dei principi più autentici, il cittadino marocchino, Imam nel carcere di Alessandria, nei confronti del quale è stata eseguita una misura di custodia cautelare in carcere.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri del Ros, si legge in una nota Ansa di Torino, il destinatario del provvedimento cautelare ha più volte espresso la volontà di realizzare azioni di martirio in nome del jihad mediante attacchi terroristici con l’utilizzo di armi da fuoco, esplosivi o autoveicoli, manifestando anche risentimento nei confronti dell’Autorità Giudiziaria, ritenuta responsabile della propria detenzione, con propositi ritorsivi verso il Tribunale di Torino.
I carabinieri del Ros hanno anche eseguito diverse perquisizioni. L’attività è stata effettuata, in particolare, nei confronti di alcuni nordafricani detenuti presso il carcere di Alessandria e della moglie del detenuto marocchino, una cinquantenne del Torinese.
Mentre si trovava in carcere ad Alessandria, tra luglio 2020 e marzo di quest’anno, avrebbe incitato alla distruzione del Vaticano definendo Bin Laden “difensore dell’Islam”.
È accusato di istigazione a delinquere di matrice terroristica per motivi di discriminazione razziale e religiosa un imam 42enne oggetto di un indagine condotta dai Carabinieri del Ros, che oggi hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere su disposizione del Gip di Torino. L’uomo ora è in carcere a Novara.
L’uomo è accusato di aver fatto proselitismo nel carcere esaltando gli attentati terroristici, come quello di Charlie Hebdo.
Fonte: ilpiccolo.net