E’ quanto ha evidenziato il garante regionale delle persone detenute che ha presentato un dossier in Consiglio regionale per chiedere interventi urgenti in alcune strutture penitenziarie, Ivrea compresa.
«Se non ora quando? Come non pensare di utilizzare parte dei fondi Ue destinati all’Italia per far compiere un salto di qualità alla sanità e all’edilizia penitenziaria?». Con questo doppio interrogativo il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano ha aperto questa mattina la videoconferenza stampa di presentazione del Quinto dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi.
«La raccomandazione, raramente rispettata, di non giungere mai al 100% di posti occupati per far fronte a necessità di spostamenti o di emergenze – ha spiegato – è diventata particolarmente drammatica nel corso della pandemia. Occorre operare affinché l’affollamento, che in alcuni Istituti piemontesi raggiunge anche il 130%, non superi il 98% della disponibilità».
Il documento, elaborato dal garante regionale in collaborazione con il Coordinamento piemontese dei garanti, verrà indirizzato al capodipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia, al provveditore dell’Amministrazione penitenziaria del Piemonte Pierpaolo D’Andria, al ministro di Giustizia Alfonso Bonafede e ai sottosegretari di Stato Vittorio Ferraresi e Andrea Giorgis.
Critica la situazione a Ivrea dove piove dentro in alcune celle e il sistema di videosorveglianza funziona solo nel 50% della struttura. Questi gli interventi che il garante ha sollecitato per la struttura eporediese:
– completamento del sistema di videosorveglianza delle aree comuni interne dell’istituto: al momento il sistema è stato attivato solo per il primo e terzo piano, mancano ancora il secondo ed il quarto, dei 4 piani in cui si articola l’edificio detentivo;
– risistemazione logistica delle attività di servizio alla struttura detentiva o di formazione per un utilizzo più funzionale e meno conflittuale degli spazi;
– potenziamento dei locali di formazione e scolastici, con lo sfruttamento migliore degli spazi ed eventualmente anche l’utilizzo di un cortile attiguo alle aule esistenti;
– completamento ed ulteriore potenziamento dell’area dedicata all’accoglienza dei parenti in visita: una prima parte del lavoro auspicato lo scorso anno è stato svolto con le iniziative del progetto “Stare insieme”;
– sistemazione campo sportivo al fine di poterlo utilizzare tutto l’anno (non solo nella bella stagione): indispensabile il rifacimento recinzione dello stesso;
– prevedere la completa riverniciatura delle recinzioni esterne, non solo con finalità di decoro ma anche di prevenzione dell’erosione;
– interventi di consolidamento della copertura dei tetti al fine di evitare le attuali infiltrazioni piovane;
– prevedere la completa sostituzione delle guarnizioni delle finestre sia per una miglior coibentazione dei locali che per evitare le infiltrazioni di pioggia che spesso allagano le celle maggiormente esposte alle intemperie.
Fonte: quotidianocanavese.it
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