Nella prima mattinata del 7 Ottobre 2020, la Polizia Penitenziaria del carcere di Ivrea, ha rinvenuto in un pacco postale destinato ad un detenuto straniero, celati nel fondo di un paio di scarpe da ginnastica, due micro telefoni cellulari completi di carta Sim e carica batterie.
Dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che aggiunge : “L’Osapp esprime il suo elogio a tutto il personale di Polizia Penitenziaria operante nell’Istituto penitenziario eporediese e auspica l’applicazione di misure introdotte dal recente Decreto Legge in materia di sicurezza, affinché sia ridimensionato il fenomeno dilagante dell’introduzione di telefonini e droga negli istituti penitenziari italiani, già in sofferenza per le gravissime carenze di organico e per la mancanza di strumentazione idonea e sufficiente ad affrontare questi crimini”.
“Per l’ennesima volta rammentiamo che il personale di Polizia Penitenziaria di Ivrea opera in condizioni estreme per la gravissima e nota carenza di organico e, nonostante ciò, i pochi agenti presenti hanno portato a termine i propri compiti istituzionali con spirito di abnegazione e senso del dovere. Ribadiamo ancora una volta che il carcere di Ivrea non ha né un Direttore Titolare né un Comandante Titolare. Con tale operazione il personale di Polizia Penitenziaria di Ivrea che ricordiamo da tempo essere un carcere con gravissimi problemi più volte denunciati, ancora una volta si è distinto per aver evitato il prosieguo dei contatti “illeciti” con la criminalità esterna” conclude Beneduci.
fonte: chivassoggi.it