di Leo Beneduci_ LA FORMAZIONE IN PERFETTO STILE RUSSO: L’ISOLAMENTO FORZATO IN PERIODO FESTIVO. – Mentre in un Paese democratico e normale lo “studio individuale” significherebbe poter finalmente aprire un libro a casa propria, magari con un caffè accanto e il silenzio necessario per concentrarsi, la Direzione Generale della Formazione ci regala l’ennesima perla di burocratica coercizione: lo studio individuale… in caserma!
Complimenti per la creatività linguistica! Come mai la Direzione Generale della Formazione si è premurata il 9 u.s. di dare indicazioni formali diametralmente opposte a quelle fornite nelle sedi formative. Chi spiegherà ai familiari dei colleghi le ragioni della permanenza a scuola durante le feste, chi rimborserà al personale che ha confidato nelle informazioni fornite, i titoli di viaggio? Su cosa e come dovranno studiare i nostri colleghi? Nelle aule senza docenti – che chiaramente fruiscono delle ferie pasquali – e , senza supporti didattici adeguati la cui costante assenza caratterizza le tecniche addestrative che l’attuale formazione centrale del Dap utilizza, acchè i discenti prendono atto che questo è che domani sarà sicuramente peggio di oggi, soprattutto se si andrà a lavorare in carcere. Questo obbligo di presenza è davvero un capolavoro di pedagogia autoritaria: staliniana! E che dire della tempistica? Mentre le famiglie normali si preparano al pranzo pasquale, i corsisti avranno il privilegio di contemplare le quattro mura dell’aula, con la consolazione di essere stati scelti per un esperimento sociologico sulla resistenza psicologica all’isolamento forzato in periodo festivo. L’addestramento per il giuramento, poi, è la ciliegina sulla torta: impareranno a giurare fedeltà allo Stato mentre lo stesso Stato nega ai suoi servitori il diritto basilare di passare le festività con i loro cari. Una lezione di coerenza davvero esemplare! Ci domandiamo se, dietro questa brillante iniziativa, non si celi la reale intenzione di accelerare le assegnazioni di fine corso, privilegiando le esigenze organizzative a scapito del benessere psicofisico e dei diritti dei corsisti. La formazione in perfetto stile russo non ammette debolezze sentimentali come il desiderio di abbracciare i propri familiari durante le feste comandate! Un abbraccio come mille abbracci.
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP