Ventotene – L’annuncio dell’Archivio di Stato. Molti i documenti di grande interesse storico presenti all’interno dell’archivio.
Il carcere borbonico di Santo Stefano è legato alla memoria degli uomini che vi furono reclusi. Il penitenziario, completato nel 1797, ospitò alcuni tra i più importanti esponenti del Risorgimento italiano come Silvio Spaventa, Raffaele Settembrini e il figlio Luigi, “briganti” come Carmine Crocco e Giuseppe Musolino, anarchici come Gaetano Bresci e Giuseppe Mariani. Durante il Ventennio fascista vi furono rinchiusi molti oppositori politici, come Sandro Pertini, Umberto Terracini e Mauro Scoccimarro, padri dell’Italia repubblicana. Alla chiusura del carcere nel 1965, l’archivio del carcere fu trasferito presso la Casa
Circondariale di Cassino.
I progetti per il restauro e il riordinamento di questi documenti sono già finanziati dalla Direzione generale Archivi. La documentazione sarà poi digitalizzata per metterla in sicurezza, e per renderla fruibile anche da remoto, così come è avvenuto per i Fascicoli dei confinati di Ventotene e Ponza. A tale risultato hanno contribuito l’impegno della Commissaria straordinaria per il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ex carcere di Santo Stefano di Ventotene, On. Silvia Costa, e il concerto interistituzionale tra la Direzione generale Archivi e la Direzione generale della formazione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Le operazioni sono state coordinate e gestite dal Direttore dell’Archivio di Stato di Latina, di intesa con il Direttore della Casa circondariale di Cassino.
“Si tratta di documentazione di grande rilievo, la cui salvaguardia e futura fruizione da parte degli studiosi e del pubblico sono obiettivi fondamentali per lo studio e la memoria delle lotte per la libertà del secolo scorso e per la loro conoscenza da parte del pubblico e in particolare delle giovani generazioni: per questo siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, e il mio personale ringraziamento va a tutti coloro che vi hanno partecipato”, dichiara il Direttore generale Archivi Anna Maria Buzzi.
Fonte: latinaoggi.eu