La benzina è salita alle stelle, la crisi economica è sempre più stringente, il codice dell’amministrazione digitale sollecita l’implementazione del telelavoro.
Insomma, ci sono tutte le condizioni per ipotizzare un taglio nell’uso delle auto blu, in verità già disposto oltre dieci anni fa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con una direttiva recepita anche dall’Amministrazione penitenziaria, eppure c’è chi non esita nel mantenere discutibili privilegi nell’uso delle risorse pubbliche.
Si narra che alcuni direttori di penitenziari o di uffici provveditoriali una volta raggiunta la stazione della città in cui lavorano, anziché prendere un mezzo pubblico o il taxi a proprie spese, contattano il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti ( NTP).
Mi riferisco ad alcuni dirigenti amministrativi dell’Amministrazione penitenziaria che in virtù della loro posizione istituzionale chiedono e per compiacenza dei loro vertici ottengono passaggi di cortesia, con tanto di autista.
In alcuni casi qualcuno avrebbe preteso un auto con determinate caratteristiche (ad es. bianca, di una data cilindrata) e scelto le persone che dovevano accompagnarlo/a nella lunga tratta – ben servita dal sistema ferroviario –
E così, paradossalmente, accade che in una commissione d’esame in cui ci sono un magistrato e un dirigente dell’amministrazione, alla fine dei lavori – ad es. prove scritte dei candidati a un concorso – il giudice deve raggiungere la stazione in bus o con il taxi a proprie spese mentre il direttore penitenziario o d’ufficio di un provveditorato con l’autista.
Curioso vero?
Ma ancora più singolare è che questi viaggiatori in auto blu, per mandato istituzionale, sostengano che il loro compito sia rieducare le persone che hanno violato la legge e, quindi, che nelle loro mansioni, veicolino valori e rispetto per il prossimo.
E mentre lo fanno non pensano che quella carta con cui spostano qualcosa o qualcuno dal luogo A al luogo B potrebbero firmarla da remoto (senza spostarsi con autista della Polizia penitenziaria da una città all’altra) e preferiscono farsi prelevare con l’auto blu, percorrere una corsia preferenziale, pretendere una determinata vettura, pernottare in albergo….
E la Corte dei Conti? La Presidenza del Consiglio etc.?
Qualcuno si stancherà, (assai presto ndr) di attendere che cambino da soli modo di fare e soprattutto di essere a discapito delle regole e degli altri.
P.S. QUESTA OVVIAMENTE NON E’ UNA STORIA IMMAGINATA TANT’E’ CHE AD IMPERITURA MEMORIA SI ALLEGA LA CIRCOLARE (UNICA MA TUTTORA VALIDA) DEL 2014.