Come sindacato non siamo nè l’amministrazione nè la politica e non esercitiamo alcun potere concreto, come è giusto che sia, nè possiamo offrire tutele o zone franche oltre la legge, o condizioni che discolpino del tutto, soprattutto in presenza di particolari situazioni dubbie o di particolare accanimento giudiziario (a parte fornire avvocati “a buon prezzo” se necessario).
Ma rifiutiamo con tutte le nostre forze la criminalizzazione indiscriminata, violenta e strumentale del Corpo e dei Colleghi/e e in tal senso parliamo e scriviamo oltre a manifestare pubblicamente, per convincere la politica e l’amministrazione a fare il proprio dovere fino in fondo ovvero molto di più rispetto al nulla che si sta facendo da anni, visto che la colpa vera di quanto accade e dello sfascio penitenziario, a conti fatti, non è del Corpo e delle donne e degli uomini che con sacrificio oltre che praticamente senza organico e mezzi portano sulle proprie spalle un sistema che non funziona, ma la colpa vera anche per certi episodi è di coloro che, pur avendo la responsabilità di intervenire e fare, vivono alla giornata e per il solo mantenimento delle proprie poltrone, perché privi di capacità di programmazione delle esigenze e di progetti per il futuro, oltre che ignoranti/indifferenti di fatto su cosa è veramente il carcere e su quello che avviene ogni giorno in danno dei Poliziotti Penitenziari nei penitenziari italiani.
Inoltre, come sindacato, possiamo spiegare all’opinione pubblica e agli organi di informazione che i veri aguzzini nn siamo noi ma coloro che lasciano le donne e gli uomini nelle attuali condizioni, come Noi dell’OSAPP stiamo facendo per Santa Maria Capua Vetere, in questi giorni, praticamente da soli, e non è facile, sapendo di non risultare né credibili nè apprezzati in tali contesti.
Tutto qui, questa mattina saremo ancora a Santa Maria C.V. per cercare di portare ai Colleghi/e una serenità che in questo momento risulta non solo lontana ma del tutto impossibile.
Eppure occorre andare avanti perché il nostro lavoro è fondamentale, anche se non ce lo riconoscono o lo ignorano del tutto, per la sicurezza dei cittadini e per una società migliore nella speranza che, finalmente, questo momento terribile per noi tutti cessi, come noi dell’OSAPP ci stiamo adoperando che accada, per una Polizia Penitenziaria che abbia finalmente il proprio ruolo ed i riconoscimenti che merita.
Un miracolo forse, ma egualmente inevitabile.
Un abbraccio forte.
LEO BENEDUCI – Segretario Generale OSAPP