Era già stato ricoverato nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino e detenuto presso la Casa Circondariale di Firenze-Sollicciano Gianluca Paul Seung, omicida di Barbara Capovani psichiatra dell’ospedale Santa Chiara di Pisa che lo aveva avuto in terapia nel 2019 e che, nel suo delirio, Seung accusava di vendere cellule staminali insieme a Putin.
Per quanto risulterebbe, gli psichiatri che lo avevano visitato a Sollicciano lo avevano definito un soggetto meramente “anti-sociale” e comunque, prima dell’omicidio della psichiatra Capovani, Seung si era reso responsabile di altre violente aggressioni tra cui le cui vittime un altro psichiatra, il suo medico e una guardia giurata, ma nessuna autorità ne avrebbe mai disposto il ricovero presso una Rems che nel trattamento di detenuti con riconosciuti e gravi disturbi psichiatrici hanno sostituito i dismessi OPG, con risultati invero meno che deludenti per lo scarso numero di strutture realizzate sul territorio.
Non improbabile quindi, che nel frattempo Seung torni in prigione, magari nella dissestata e disfunzionante sede del carcere di Pisa ad allargare la foltissima schiera (svariate centinaia) di soggetti affetti da gravi infermità psichiche che la ridotta capienza delle Rems e la carenza di specialisti in psichiatria che operino nel sistema penitenziario continua a mantenere nelle patrie galere, spesso a diretto contatto con gli altri detenuti e gestiti da personale del Corpo di Polizia penitenziaria che non dispone di alcuna competenze in materia.
LEO BENEDUCI