Alcuni giorni fa nel carcere di Torino un detenuto nigeriano ha aggredito un detenuto italiano, riducendolo in fin di vita; detenuto resosi già protagonista in passato di aggressioni verso il Personale di Polizia Penitenziaria e non ultimo, sia quello di aver “sbattuto” violentemente un Agente contro un cancello di sezione, al fine di sottrargli le chiavi detentive che di aver ripetutamente incendiato la propria cella detentiva.
L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria), apprende che il detenuto sembrerebbe avere conclamati problemi psichiatrici e che nonostante questo, sarebbe rimasto allocato nella stessa sezione detentiva in assoluta assenza di particolari accorgimenti che ne potessero contenere o impedire ulteriori atti violenti, sia nei confronti degli atri detenuti che del Personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria.
L’OSAPP per voce del Segretario Generale OSAPP Leo Beneduci nella missiva -“richiede con estrema urgenza sia alla Ministra Marta Cartabia, sia al Capo DAP Bernardo Petralia, l’immediata adozione di provvedimenti o iniziative per i danni subiti dal Personale che non trovano adeguata identificazione negli strumenti di titolo ordinario, quali il riconoscimento di dipendenza da causa di servizio, l’eventuale equo indennizzo, etc., in quanto derivanti da omissioni e assenza di cautele, che in base alla vigente normativa sulla sicurezza e sugli infortuni sul posto di lavoro, saranno fatti valere a cura di questa Organizzazione Sindacale presso le sedi giurisdizionalmente competenti.”