Il carcere di Piacenza è stata una delle prime realtà cittadine a dotarsi di defibrillatore una ventina di anni fa. La tempestività dell’intervento e l’utilizzo del salvavita hanno contribuito a scrivere il lieto fine per un episodio avvenuto ieri, 19 gennaio, alle Novate. In serata. un agente della polizia penitenziaria in servizio, ha improvvisamente accusato un malore. Nell’immediato è intervenuta un’infermiera che ha praticato il massaggio cardiaco, due medici penitenziari poco dopo hanno azionato il defibrillatore. Il 50enne piacentino è stato quindi trasportato all’ospedale di Piacenza dove è stato ricoverato e le sue condizioni sono migliorate.
A raccontare quanto accaduto è il direttore del carcere Maria Gabriella Lusi: “E’ stato un momento drammatico. L’agente colpito da malore è un assistente capo molto stimato e apprezzato, al quale tutti vogliamo molto bene. E’ stato anche un episodio molto significativo perché si è registrata un’efficiente interazione sul campo tra la polizia penitenziaria e il personale sanitario. Nella difficoltà, si è visita una positiva sinergia. Sono stati attimi di forti emozioni, mi sono precipitata in istituto per ringraziare gli agenti, le figure sanitarie e il personale del 118 intervenuto. A tutti voglio esprimere gratitudine e colgo l’occasione per salutare il nostro agente a nome di tutto il reparto”.
“Il paziente sta bene, è stato rianimato in tempi rapidissimi – dichiara Daniela Aschieri primario di Cardiologia e presidente di Progetto Vita -. E’ stato fondamentale disporre di un defibrillare in sede e il carcere era stato uno dei primi luoghi a installarlo più di venti anni fa. Un altro grande successo di Progetto Vita. Il paziente ci ha anche fatto sapere di essere stato uno tra i primi a fare il corso per l’uso del defibrillatore e che in passato in carcere era già stato utilizzato in un’altra occasione”.
La legge approvata in Parlamento lo scorso agosto ha introdotto l’obbligo dell’installazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici nelle sedi delle pubbliche amministrazioni.
(Nella foto l’agente insieme al personale medico e infermieristico dell’Unità coronarica. Da sinistra: Michela Sesenna, Tiziana Auletta, Romina Tresoldi, il primario Daniela Aschieri, Luciano Losi che ha effettuato la coronarografia nella notte e Concetta Sticozzi).
Fonte: libertà.it