di LEO BENEDUCI
Un tempo volevamo, anzi pretendevamo una Polizia Penitenziaria diversa che ci rendesse orgogliosi non solo di farne parte ma anche di esserne i primi portatori delle istanze e soprattutto delle esigenze di miglioramento: dignità, progresso, attribuzioni, strumenti, tutele, formazione, organici e così via.
Immaginavamo, allora e poi nel tempo, di fare parte di qualcosa di speciale, anzi di unico, SICUREZZA E TRATTAMENTO ci dicevano; non solo POLIZIOTTI ma soprattutto POLIZIOTTI rispondevamo Noi, in ragione di un rapporto irripetibile con coloro che già erano stati oggetto di interesse delle altre Forze di Polizia e delle Autorità Giudiziarie e che, per colpa di quel carcere, ancora e ancora sarebbero tornati a destare l’interesse delle cronache, se non fossimo stati noi POLIZIOTTI PENITENZIARI i fautori di una maggiore sicurezza per la Collettività.
E ne abbiamo avuti di Capi e di Vice Capi del Dap nel frattempo, con i quali abbiamo discusso, a volte con calma e a volte in maniera accesa, a cui abbiamo raccontato ogni volta le stesse cose che loro accennavano di comprendere e di condividere per poi lasciare l’incarico senza, in realtà, avere capito il senso profondo della sofferenza che ancora dura: il Carcere, come la Società e le donne e gli uomini che la compongono non possono restare ancorati, per decenni e decenni, agli stessi meccanismi e agli stessi rapporti, a volte di comodo e di potere, di cui sono i più deboli a pagare il prezzo. Così la Polizia Penitenziaria non può morire di inedia e di ignoranza.
Altrettanto ne abbiamo avuti di Ministri, Vice Ministri e Sottosegretari che il tempo accumuna nell’avere promesso, se del caso, e non avere fatto, tutti uguali e fedeli ad interessi di partito che del Carcere contemplano il fugarne ad ogni costo emergenze e la Stampa e della Polizia Penitenziaria solo la necessaria e insopportabile esistenza. Perché il colosso dai piedi d’argilla, Santa Maria Capua Vetere docet, comunque senza Polizia Penitenziaria e/o con una Polizia Penitenziaria depotenziata e già inerme, come tanti premono che sia, si accascerebbe su cittadini preda di Mafie e d’altro.
Un nuovo Governo, fattivo ci dicono ma senza idee sul Carcere e sul Corpo, tranne per ciò che al Dap possono rimasugliare e che non basterà alla fine, mentre la Guardasigilli Marta Cartabia cosi sensibile è lontana ed irraggiungibile, forse ha parlato con le Università ma con Noi non ha ancora veramente parlato….