Ieri una violenta rissa è scoppiata nel carcere di Uta a Cagliari, coinvolgendo detenuti algerini e italiani.
La situazione è sfuggita di mano quando i pochi Agenti in servizio sono stati circondati dai detenuti e costretti a rifugiarsi all’interno dell’ufficio Polizia Penitenziaria della Sezione detentiva. Per riportare la calma, in supporto sono stati richiamati in servizio altri Poliziotti Penitenziari.
Tuttavia, gli episodi di violenza non si sono limitati al carcere di Uta.
Venerdì scorso, presso il Palazzo di Giustizia di Cagliari, un detenuto di origini algerine ha tentato la fuga, ma è stato fermato dagli Agenti di Polizia Penitenziaria. Purtroppo, durante l’operazione di arresto, cinque Agenti sono rimasti contusi, uscendone ognuno con 10 giorni di prognosi.
Al termine dell’udienza, mentre il detenuto veniva accompagnato al Reparto detentivo del tribunale cagliaritano nel seminterrato, è riuscito a liberarsi e a scappare, dando inizio a un inseguimento da parte dei Poliziotti Penitenziari. Nonostante i tentativi ripetuti del detenuto di liberarsi aggredendo il Personale di Polizia Penitenziaria, grazie alla prontezza, agilità e tenacia degli Agenti, il fuggitivo è stato definitivamente catturato.
L’uomo dovrà ora rispondere non solo delle sue azioni iniziali, ma anche di tentata evasione e oltraggio al pubblico ufficiale.
L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria) si complimenta con i Poliziotti Penitenziari per il loro lavoro svolto, dimostrando un’elevata professionalità e dedizione nel gestire situazioni di emergenza all’interno ed all’esterno delle carceri.
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