L’infermiera in totale avrebbe guadagnato 1.100 euro. Ecco il meccanismo scoperto.
Cinque persone sono finite in manette con l’accusa di aver organizzato e gestito un giro di spaccio di droga nel carcere San Vittore di Milano.
Almeno è questa l’accusa della procura di Milano, che ha portato a cinque arresti per spaccio e corruzione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a portare la droga in carcere era un’infermiera dell’Asst Santi Paolo e Carlo.
La donna, ovviamente, prestava servizio nella casa circondariale milanese. Anche se è ai domiciliari dal fine settembre, dopo essere stata sorpresa in flagranza di reato mentre portava droga e due microcellulari in carcere. In totale avrebbe guadagnato 1.100 euro.
Martedì 10 novembre è invece scattato l’arresto per i suoi quattro presunti complici, su ordine del gip Manuela Accurso Tagano. Sono due detenuti dell’istituto milanese che, grazie ai microcellulari portati a San Vittore dalla donna, ordinavano la droga ad alcuni loro parenti e amici.
Secondo quanto accertato nell’inchiesta del pm Paolo Storari, erano parenti e amici a rifornirsi di hashish e cocaina, poi cedevano la droga all’infermiera ‘corriere’ che aveva il compito di introdurla a San Vittore dove i due detenuti si occupavano di spacciarla. L’infermiera è accusata di aver effettuato quattro consegne di droga in carcere tra l’agosto e il settembre scorso.
Fonte: milanotoday.it