Aveva detto: “Lo paragono a una busta di immondizia e io l’immondizia la butto fuori”
Condannato a 3 anni, 9 mesi e 20 giorni di carcere per le minacce rivolte al direttore del carcere di Opera e per altri 9 episodi di violenza, lesioni e danneggiamento e ingiurie avvenuti nel maggio 2018 durante la sua detenzione nella casa di reclusione alle porte di Milano. Si è chiuso così il processo milanese a carico dell’ex boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria.
Il pm Stefano Ammendola aveva chiesto una condanna pari a 8 anni e 6 mesi di carcere per 11 capi di imputazione tutti aggravati dalla finalità mafiosa. I giudici della sesta sezione penale del Tribunale di Milano lo hanno ritenuto colpevole di 10 imputazioni, ha incassato l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste” dall’accusa di resistenza nei confronti di un agente di polizia penitenziaria, senza riconoscere l’aggravante mafiosa su 4 capi d’accusa.
“Lo paragono a una busta di immondizia e io l’immondizia la butto fuori”, aveva detto Zagaria che oltre che per le minacce, aggravate dalla finalità mafiosa al direttore del carcere dove si trovava detenuto, Zagaria è stato condannato anche per altri reati commessi nel reparto 41 bis della casa di reclusione: tra questi, minacce agli psichiatri del carcere, schiaffi, minacce e insulti agli agenti di polizia penitenziaria e danneggiamento di alcune telecamere di sorveglianza.“
Fonte: milanotoday.it