Un detenuto ha dato fuoco alla sua cella oggi pomeriggio nel carcere di Poggioreale. L’uomo è stato salvato dall’intervento della Polizia Penitenziaria.
Un detenuto del carcere di Poggioreale ha dato fuoco alla sua camera rischiando di morire.
È successo nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 16 novembre. L’uomo è stato salvato grazie all’immediato intervento dei Poliziotti Penitenziari di turno.
Sull’accaduto è intervenuto il Vice Segretario Regionale OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Luigi Castaldo:
“Poggioreale è una realtà molto complessa e nonostante gli sforzi messi in atto dai vertici della struttura, direttore e comandante di Polizia Penitenziaria, oggi conta oltre 2200 detenuti a fronte di una capienza massima di 1600, con vari reparti inagibili ed in attesa di ristrutturazione, ciò crea ulteriori disagi per un sovraffollamento critico emergenziale specie per il periodo epidemiologico che stiamo vivendo e che ci accingiamo ad affrontare”. Castaldo denuncia anche una carenza d’organico nei ruoli in prima linea, oltre a una mancanza di Personale anche per quanto riguarda gli operatori sanitari, gli amministrativi e anche gli psicologi, tutte, precisa il sindacalista “figure essenziali per il compimento del mandato istituzionale di un carcere civile”.
Alle parole del Vice Segretario Regionale Castaldo, si aggiungono poi quelle del Segretario Nazionale Leo Beneduci, che delinea un quadro preoccupante delle carceri campane:
“Molti penitenziari campani versano in condizioni disastrose e pericolose, sia strutturalmente che organizzativamente vista la forte carenza di organico in regione Campania per oltre 1000 unità, ciò comporta straordinario obbligatorio, accumulo di migliaia di congedo ordinario, quindi inevitabilmente forte stress lavorativo per il personale di Polizia Penitenziaria”.
Il salvataggio di ieri avviene dopo un altro intervento di qualche mese fa, sempre al carcere di Poggioreale, da parte della Polizia Penitenziaria. Un detenuto 50enne, di origine pugliese, aveva tentato di uccidersi nella sua cella. Anche in quel caso era stato decisivo l’intervento della Polizia Penitenziaria: gli Agenti erano entrati nella cella tagliando il cappio alla finestra con il quale l’uomo, che riportò solo qualche segno sul collo, aveva tentato di uccidersi.
Fonte: fanpage.it
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