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Napoli. Ristrutturazione carcere di Poggioreale e di Nola

Il Garante delle persone private della libertà personale della regione Campania Samuele Ciambriello, ormai da più di un anno, scrive alle autorità competenti, e denuncia ritardi per la ristrutturazione e l’adeguamento dei padiglioni fatiscenti di Poggioreale. Eppure sono stati messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture 12 milioni da più di 3 anni.

Ha chiesto ed ottenuto un incontro col Provveditore interregionale alle opere pubbliche della Campania, Giuseppe D’Addato, competente per l’appalto e i lavori nel carcere di Poggioreale e per la costruzione del nuovo carcere di Nola.

Nell’incontro, che si è tenuto ieri, il Garante ha posto diversi quesiti al Provveditore: quali sono i padiglioni coinvolti in questa progettualità a Poggioreale? Che cosa si farà piano per piano, sezione per sezione? Quando iniziano e quando terminano i lavori? Inoltre ha anche richiesto notizie sul nuovo carcere di Nola. Durante l’incontro, il provveditore D’Addato ha comunicato che “Per la Casa Circondariale di Poggioreale il piano comprende un intervento di ristrutturazione e l’adeguamento al D.P.R. 230 del 30/06/2000 di alcuni padiglioni detentivi facenti parte dell’intero complesso immobiliare. I Padiglioni oggetto di intervento sono: “GENOVA” (completamento). “ITALIA”, “SALERNO” e “NAPOLI”.

L’importo dei lavori ammonta a circa 13 milioni di euro. L’inizio dei lavori si ipotizza entro il 2021 con durata prevista di 36 mesi.” Il Garante, durante l’incontro, ha avuto garanzie riguardanti gli spazi minimi utili per le “celle” – camere di pernottamento, i servizi igienici, gli spazi adibiti per la cucina, sala della socialità, stanza per gli educatori, infermeria, servizi all’istruzione.

“Il progetto, nel considerare comunque prioritaria l’esigenza di dover garantire la maggiore capienza possibile, è il frutto di una verifica della rispondenza degli spazi detentivi alle indicazioni provenienti sia dai recenti pronunciamenti della Corte Europea dei diritti dell’Uomo che dalle indicazioni provenienti dagli uffici sia del Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, che da quello Regionale. Saranno garantiti gli spazi utili minimi per le camere, introdotte camere detentive per disabili. Tutte le camere detentive saranno dotate di servizio igienico in vano annesso. Tutti i locali dove si svolgono attività comuni saranno dotati di servizi igienici posizionati in adiacenza. I servizi igienici saranno tutti dotati di lavabo vaso bidet e doccia. I servizi igienici saranno provvisti di acqua fredda e calda.

Per ogni padiglione, ad ogni piano fatta eccezione per il rialzato, sarà previsto un locale per il servizio di barbiere/parrucchiere. Due porzioni dei piani rialzati, saranno adibite a cucina attrezzata e dimensionata per la preparazione dei pasti per 200 persone”, ha dichiarato lo staff del Provveditore D’Addato. Al termine dell’incontro, il Garante regionale Ciambriello ha dichiarato:

“Resto basito per la decisione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di non aver coinvolto i padiglioni fatiscenti Milano e Roma nella selezione per la ristrutturazione e l’adeguamento del carcere di Poggioreale. Spero che nel piano carceri l’amministrazione penitenziaria trovi i finanziamenti per questi 2 padiglioni. Sono contento che in ogni sezione sia prevista la presenza di una sala socialità all’interno della quale è possibile condividere i pasti. Nel padiglione, ai piani rialzati, è stata prevista l’infermeria di padiglione. Per ogni sezione, sono previsti spazi e servizi dedicati all’istruzione, alla formazione, vi sarà un’aula multifunzionale e una stanza per gli educatori.

L’intervento persegue inoltre gli obiettivi di miglioramento sismico e della prestazione energetica degli edifici.” Il Garante Ciambriello infine comunica alcune notizie riguardanti il nuovo carcere di

Nola: “È stata individuata l’area, è stata fatta la progettazione di fattibilità, è stata assegnata la gara alla ditta vincitrice per la costruzione. Adesso bisogna fare la conferenza dei servizi e mandare il tutto al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Il carcere avrà una capienza organica di 1200 posti. Ringrazio il Provveditore per avermi incontrato, per i chiarimenti e le informazioni che mi ha dato, e per la possibilità che l’opinione pubblica possa conoscere quello che purtroppo non è conosciuto né dagli addetti ai lavori e né dalla politica.

 

 

 

 

 

Fonte: caserta24ore.altervista.org

Redazione OSAPPoggi

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