Eā questa la terza articolazione operativa che andremo ad esplorare attraverso la consueta esemplificazione casistica ā che svilupperemo sulla base di āeventi criticiā ed ā evenienze operative ā tuttāaltro che ipotetici ā elaborata tenendo presenti:
- i compiti dellāagente addetto alla vigilanza e osservazione nelle sezioni distinguendo tra quelle ā aperte ā ā chiuse ex art 32 dpr 230/00 ā isolamento ex art.33 legge 354/1975;
- le caratteristiche delle celle che non si identificano nelle camere di pernottamento, posto che lāart.6 della legge 354/1975 ĆØ rubricata ālocali di soggiorno e pernottamentoā che possono coincidere (ad es. dormono e soggiornano in un unico ambiente come nel caso degli artt. 41 bis, 14 bis, 32 del dpr 230/000), soggiornano ma hanno anche accesso ad altri locali (ad cinema, teatro, scuola, socialitĆ ā¦.).
Eā importante soffermare lāattenzione su questi elementi perchĆ© spesso la definizione degli aspetti connessi alla vita detentiva consente di misurare la diligenza sulla base di elementi concreti.
Il nostro obiettivo ĆØ quello di parametrare lāattivitĆ dellāagente addetto alla vigilanza e osservazione sugli effettivi poteri di vigilanza e controllo.
Affermare in un ordine di servizio āsecondo la normativa vigenteā ĆØ solo un modo per generare incertezza operativa.
Dobbiamo poi tenere presente che il controllo e la vigilanza mutano a seconda della effettiva situazione operativa.
Un conto ĆØ farlo nei confronti di un soggetto in isolamento, altro ĆØ nella massa (ad es. 75 detenuti, 150 detenuti āapertiā che possono entrare e uscire dalle celle) anche in relazione alla figura di matrice giurisprudenziale del cd. rischio eccentrico – cui dedicheremo apposita sessione eventualmente intestandola come un bis es caso 1 bis.
Occorre poi esplorare i servizi e le infrastrutture in seno alle sezioni detentive (ad es. barberia, sala socialitĆ , refettori ā ove esistenti ā¦).
Particolare attenzione rivolgeremo al concetto di evento, doveri di controllo, vigilanza, presa in carico.
A titolo meramente indicativo, lāart.42 del dpr 82/1999 al n.1 stabilisce che lāagente deve:
assumere in consegna, previa verifica anche numerica, i detenuti o internati assegnati alla sezione e provvedere attentamente alla loro sorveglianza e custodia.
Esaminiamo questa norma: ASSUMERE IN CONSEGNA
GiĆ in questa prima attivitĆ , si condensano una serie di questioni perchĆ© lāagente in quanto responsabile della āsorveglianza e della custodiā subentra nellāattivitĆ di un collega e quindi si ĆØ di fronte a una ipotesi di trasferimento e successione delle posizioni di garanzia.
Ora, la locuzione previa verifica evoca un passaggio di consegna che va ben oltre la mera indicazione dei detenuti presenti (ad es.75 detenuti tutti in cella) posto che la norma in commento ā da leggere secondo i parametri dellāart.12 delle disposizioni sulla legge in generale secondo cui alla legge non si puĆ² attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse e dalla intenzione del legislatore – contiene la congiunzione coordinante ANCHE.
Tale parola ā che in grammatica ĆØ appunto una congiunzione ā rafforza il rapporto con lāelemento precedente che si identifica nel āprevia verificaā.
Ma questa verifica ĆØ possibile?
Facciamo un esempio: la polizia stradale puĆ² effettuare la verifica di un veicolo, del titolo di abilitazione alla guida, delle condizioni del conducente ā es attraverso lāetilometro verificare se ha assunto sostanze alcoliche ā¦.
Un poliziotto che entra in sezione puĆ² verificare le condizioni delle brande (da cui sono stante asportate le cd. āspondineā su ordine del Provveditore ā dopo la rocambolesca evasione di un detenuto da Regina Coeli – ) e quindi prevenire il rischio di caduta dal letto di un detenuto?
E veniamo al Caso 1 – A seguito di una rocambolesca evasione, il Provveditore regionale dispone di eliminare dalle brande delle celle le cd spondine, onde evitarne la riconversione in arpioni da agganciare al muro di cinta. In una calda notte dāestate durante il cambio delle ore 24 il personale vede attraverso lo spinocino un detenuto adagiato sul pavimento e crede che quella posizione (tuttāaltro che inconsueta) sia determinata dalla ricerca di refrigerio e non giĆ da una caduta.
DI chi ĆØ la responsabilitĆ dello svenimento e dei conseguenti danni?
La questione rimanda a un esame approfondito e quindi lāesplicitazione dei successivi casi sarĆ anticipata in questa sede, ma solo in relazione alle macro-tematiche segnatamente:
CASO 1 BISā¦ā¦ā¦ā¦ā¦
CASO 2 – Produzione artigianale di sostanze alcoliche (fermentazione della frutta) e rilevanza penale ex art.686 cp che sanziona la fabbricazione o commercio abusivi di liquori, droghe o di sostanze destinate alla loro consumazione.
CASO 3 – Riconversione delle lamette monouso da barba in armi e rilevanza penale ex art.4 legge 110/1975.
CASO 4 – Inventario dei beni presenti in cella e comportamenti in caso di danneggiamento doloso dei beni dellāamministrazione (nel caso di specie televisore) Rilevanza disciplinare e penale (art.635 cp.). Obbligo di risarcimento del danno . Esiste un ādovere di sostituzione ā immediata dellāapparecchio?
CASO 5 – Accorpamento dei posti di servizio (2 sezioni ) ed obbligo di chiusura dei cancelli ex art.42 n.5 cit. in combinato disposto con il successivo n.9 che prescrive lāosservanza dellāordine di servizio di cui allāart.29 (giĆ tabella di consegna). In sostanza la mancata disciplina dellāaccorpamento che ricadute ha sulla responsabilitĆ dellāagente?
CASO 6 – Lāoltraggio a pubblico ufficiale ex art.341 bis cp. ed i delitti di resistenza (attiva o passiva); individuazione dellāobbligo dei superiori gerarchici e/o vertici ā reperibiliā di recarsi sul luogo dellāevento.
By Magile
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