Un’altra grave aggressione all’interno del Carcere Sant’Anna di Modena ha riportato alla luce l’incessante emergenza che affligge gli istituti penitenziari italiani. Nonostante le reiterate denunce dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), le violenze contro il Personale di Polizia Penitenziaria continuano a essere all’ordine del giorno. L’ultimo episodio si è verificato ieri, quando un detenuto extracomunitario, insoddisfatto della terapia prescritta, ha protestato violentemente, inveendo contro un’infermiera. Successivamente, l’uomo si è scagliato contro l’Agente di Polizia Penitenziaria in servizio presente, colpendolo brutalmente al volto. L’Agente ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere per le ferite riportate. Questo episodio segue di pochi giorni un’altra aggressione in cui cinque Agenti sono stati assaliti e feriti da un detenuto, tanto da dover ricorrere anche loro a cure in ospedale. Il Carcere Sant’Anna, con una popolazione di 554 detenuti a fronte di una capienza massima di 372, vive quotidianamente una situazione di sovraffollamento che mette a dura prova il Personale di Polizia Penitenziaria. A peggiorare la situazione, il 45% dei detenuti risulterebbe essere tossicodipendente(come riportato dal vicecoordinatore regionale di Antonio Platis ne ilrestodelcarlino.it), una condizione che contribuisce notevolmente a creare un clima di forte tensione e pericolo. L’OSAPP ha espresso solidarietà e vicinanza agli Agenti feriti, sottolineando l‘eccezionale professionalità e il coraggio dimostrati dal Personale nonostante le condizioni critiche in cui operano. “La Polizia Penitenziaria affronta ogni giorno situazioni estremamente delicate e pericolose, con risorse insufficienti e in un contesto di crescente violenza e sovraffollamento. L’eroico impegno dei nostri Agenti merita il massimo riconoscimento e rispetto da parte di tutti, ma è urgente che le istituzioni intervengano per garantire loro condizioni di lavoro dignitose e sicure,” ha dichiarato il Segretario Generale dell’OSAPP dott. Leo Beneduci. L’aggressione di ieri è l’ennesima conferma della gravità della situazione nelle carceri italiane, dove la tutela della salute e della sicurezza del Personale penitenziario è sempre più messa a serio rischio.
Redazione OSAPPOGGI.it