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Nuovo carcere – Ciangherotti: “Costruiamolo ad Albenga, nell’ex polveriera o vicino all’Ortofrutticola”

Albenga – “Sarebbe vicino a ospedale e autostrada e porterebbe qui più forze di polizia per garantire la sicurezza”.

“Un nuovo carcere? Sì, ma costruiamolo ad Albenga che possiede aree facilmente raggiungibili con tutti i mezzi (ferroviari, autostradali ed anche aeroportuali) ed ha tutte infrastrutture utili, ivi compreso un ospedale”.

Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale e provinciale di Forza Italia, alla luce del dibattito in atto ripropone la sua proposta che va controcorrente all’idea di realizzare il nuovo penitenziario in Valbormida (a Cengio o a Cairo Montenotte).

“Si tratta di aree disagevoli da raggiungere – sostiene – Meglio prevedere la realizzazione del nuovo carcere ad Albenga. Nella Piana ci sono aree idonee (e gratuite in quanto demaniali): tra queste penso all’ex polveriera (struttura da anni in disuso) ove potrebbe essere edificata la nuova struttura in grado di accogliere almeno 400 persone tra detenuti e personale addetto al carcere (tra dipendenti e personale della polizia penitenziaria). O ancora, i terreni comunali all’uscita dell’autostrada vicino all’Ortofrutticola”. Con questo intervento Ciangherotti chiede all’onorevole Franco Vazio, vice presidente della II^ Commissione Giustizia, di “valutare questa possibilità e di considerare la proposta di un carcere da realizzare ad Albenga”.

“Chiederò – aggiunge Ciangherotti – che il Consiglio comunale esamini la questione. La nostra provincia, a quattro anni di distanza dalla chiusura del carcere Sant’Agostino di Savona, ha bisogno di un nuovo penitenziario in tempi rapidi e penso che ad Albenga si possa realizzare una bella struttura con soddisfazione di tutti: del personale carcerario e delle loro famiglie (che avranno la possibilità di vivere in una località dotata di tutti servizi), dei detenuti e dei loro familiari in visita e di tutte le persone addette ai lavori tra cui non vi sono solo gli avvocati, ma tutto un mondo che si avvantaggerebbe della presenza sul territorio di un’importante struttura: penso in primo luogo a coloro che la realizzeranno lavorandovi per anni, ai commercianti ed agli artigiani; la costruzione ed il mantenimento di un carcere creerebbe nuove opportunità di lavoro ad Albenga come lo sono state per decenni le caserme la cui chiusura ha, invece, impoverito il territorio, come ben ricordano i più anziani”.

Ciangherotti approfondisce l’argomento ricordando che “sono state ipotizzate diverse soluzioni, ma nessun progetto ha mai avuto un seguito. In questi quattro anni di immobilismo si sono creati solo disagi agli utenti e costi sociali folli, pagati da tutti i contribuenti. Basti pensare alle sole spese per il trasporto dei detenuti che sono sparpagliati nei carceri liguri tutti sottodimensionati e fatiscenti con l’esclusione del carcere costruito presso San Remo. Quest’ ultimo, infatti è stato costruito alla fine degli anni ’80, ma da decenni opera in costante condizione di sovraffollamento e di difficoltà di lavoro per le centinaia di addetti tra cui 200 agenti di polizia penitenziaria e decine di collaboratori esterni”.

“Già due anni fa, insieme all’ex consigliere Ginetta Perrone, in Consiglio comunale avanzai la proposta di costruire il nuovo carcere della provincia, moderno e funzionale, ad Albenga – ricorda Ciangherotti – Abbiamo gli spazi adeguati per realizzare una casa circondariale indispensabile alla sicurezza dei cittadini, evitando le situazioni fatiscenti e degradate dei centri storici, che non sono più idonee”.

Sulle possibili lamentele che una tale proposta potrebbe far scatenare tra i cittadini albenganesi, Ciangherotti ha le idee chiare su come rispondere: “In primis, sarà banale, ma penso che sia sempre meglio avere i delinquenti dietro le sbarre che in giro a piede libero – dice il capogruppo albenganese di Forza Italia – In secondo luogo avere un carcere nel nostro Comune determinerebbe l’assegnazione delle forze di polizia necessarie a garantire quella sicurezza della struttura e quindi anche del territorio, che ormai manca ad Albenga (basti pensare che solo a Sanremo sono previsti in organico 201 agenti di Polizia Penitenziaria e la presenza del carcere ha determinato il rafforzamento delle Forze di Polizia presenti sul territorio). In terzo luogo, la costruzione ed il mantenimento di un carcere ad Albenga consentirebbe stabili opportunità lavorative a tanti albenganesi rinforzando il nostro tessuto economico”.

La decisione su dove edificare il nuovo carcere spetterà al Ministero della Giustizia, ma per Ciangherotti sarà fondamentale arrivare ad una proposta che prima sia condivisa dalle istituzioni locali. “Su una decisione del genere serve una compattezza istituzionale, al di là dei colori politici”, conclude il consigliere comunale e provinciale di Forza Italia.

 

 

 

Fonte: ivg.it

Redazione OSAPPoggi

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