Oltre un terzo dei detenuti positivi al Covid è nelle carceri piemontesi

L’allarme del garante regionale Bruno Mellano: «Non si può lasciare l’amministrazione penitenziaria a gestire situazioni delicate quando c’è di mezzo una pandemia».

Il dato è di quelli che fanno riflettere. Perché la statistica è utile anche per far emergere quelle vicende che altrimenti resterebbero sommerse, tra le mille voci e i mille allarmi. Quando dei circa 300 detenuti riscontrati positivi al Covid 19 nelle 190 carceri italiane, più di un terzo – oltre 110 – sono stati riscontrati nelle 13 case circondariali piemontesi c’è qualcosa che non va.

Le cifre sono state rese pubbliche questa mattina dal garante regionale per le persone detenute Bruno Mellano nel corso di un intervento al consiglio regionale. «Sarebbe davvero ingiustificato lasciare da sola l’amministrazione penitenziaria a gestire con grande difficoltà momenti di crisi, di sovraffollamento, di pandemia, di violenze tra detenuti e tra agenti e detenuti» ha dichiarato Mellano. E invece è proprio in questi luoghi chiusi e spesso ai margini della società che l’occhio delle istituzioni deve essere più acuto. Perchè anche in luoghi come il carcere ci sono vite in gioco.

«Nello stesso periodo anche operatori di polizia penitenziaria, collaboratori amministrativi ed educatori dell’amministrazione sono risultati positivi – ha riferito il garante – e si è registrato un morto tra i medici dell’assistenza penitenziaria piemontese».

Uno dei motivi per cui la statistica piemontese risulta tanto diversa da quella del resto del Paese è da ricercare nel sovraffollamento. A ieri nelle 13 carceri piemontesi erano presenti 4.202 detenuti su una capienza effettiva i 3.783 posti disponibili.

L’allarme sul coronavirus nelle case circondariali non poteva non tener conto anche dei recenti fatti di cronaca. Il garante ha citato i casi di Ivrea e Torino e le inchieste sulle violenze perpetrate ai danni dei detenuti. Inchieste, ha sottolineato Mellano, nate dalle segnalazioni dei garanti e, a Torino seguite dal Nucleo di investigazione centrale della polizia penitenziaria. «Al di là della nascita delle inchieste – ha dichiarato il garante – è importante sottolineare che è il sistema che si deve dare procedure di controllo per riuscire a intercettare le responsabilità, se ci sono».

 

da lastampa.it

link: https://www.lastampa.it/torino/2020/08/04/news/oltre-un-terzo-dei-detenuti-positivi-al-covid-e-nelle-carceri-piemontesi-1.39159483

Redazione OSAPPoggi

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