
Comunicato Stampa OSAPP_ Carcere di Ivrea, ritrovati micro telefoni durante controllo. Beneduci: “Istituti penitenziari allo sfascio, ormai piazze di spaccio e call center illegali”. “Le carceri italiane sono allo sfascio più completo: non solo piazze di spaccio, ma ormai veri e propri call center illegali dove entra di tutto, dai microcellulari alla droga. Il personale, ridotto all’osso, è lasciato solo a fronteggiare un’emergenza senza fine.” È quanto dichiara il Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Leo Beneduci, commentando l’ennesimo episodio avvenuto nella giornata odierna presso la Casa Circondariale di Ivrea. Alle ore 11:55, durante un controllo di routine nella precinta interna, il personale del locale NTP (Nucleo Traduzione e Piantonanti) ha rinvenuto due involucri sospetti nei pressi della postazione della sentinella 4. All’interno sono stati scoperti due micro telefoni perfettamente funzionanti, verosimilmente lanciati dall’esterno dell’istituto ma non andati a segno. L’intervento tempestivo ha permesso di evitare che tali dispositivi finissero nelle mani dei detenuti, rappresentando un potenziale pericolo per l’ordine e la sicurezza dell’istituto. E non si tratta di un caso isolato: nella giornata di giovedì 10 aprile 2025, presso la Casa di Reclusione di Saluzzo, dove sono ristretti detenuti appartenenti al circuito di Alta Sicurezza — in particolare riconducibili alla mafia, alla ’ndrangheta e alla camorra — sono stati rinvenuti ben dieci smartphone nel corso di un’attività di controllo interna, a conferma della gravità e della diffusione del fenomeno. “Un plauso va al personale di polizia penitenziaria che, pur in condizioni operative minime e con turni massacranti, continua quotidianamente a contrastare fenomeni gravissimi come questo”, conclude Beneduci. L’OSAPP torna a chiedere interventi immediati e concreti da parte del Governo, sollecitando la proclamazione dello stato di emergenza nazionale per il sistema penitenziario italiano, ormai giunto a livelli di degrado e insicurezza intollerabili.
Ufficio Stampa OSAPP