Leo Beneduci, Segretario Generale OSAPP, tuona: “Un giovane marocchino brucia vivo a San Vittore. È il simbolo del cortocircuito letale tra un governo di parole e un’Amministrazione penitenziaria centrale inconsistente. Suicidi, rivolte, e anche questo rogo. E San Vittore? Abbandonato a un vice direttore.” “Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – il DAP semina rischi e disfunzione in ogni carcere. Direttori fantasma, comandanti effettivi assenti. “Celle come roghi pronti a esplodere. Zero prevenzione incendi e fiumi di scartoffie tra il centro e il territorio laddove si acquistano materassi ignifughi ma poi si autorizzano migliaia di bombolette di gas da campeggio (spesso usate come molotov o come clave all’interno dei cuscini) Per converso, dall’inascoltato Personale una marea di certificati di malattia per infortuni-aggressioni e stress da superlavoro correlato da carichi e rischi eccessivi. È questo il piano per ‘aggiustare’ le carceri?” “Basta morti! Basta milioni in risarcimenti! Il sistema penitenziario è una bomba a orologeria. O si agisce ora, o la prossima vittima sarà sulla coscienza di chi tace e consente tutto questo. Queste carceri e questa gestione del lavoro della Polizia penitenziaria – conclude Beneduci – vanno rinnovati integralmente e prima del definitivo tracollo nel sistema penitenziario italiano di ogni principio di civiltà e di legalità, oltreché del senso di umanità per chi ci vive o ci lavora.