APPARE DEL TUTTO INUTILE AFFERMARE QUANTO SIA APPARSA LONTANA QUEST’OGGI A TORINO LA VISIONE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA NORDIO DALLA REALTÀ PENITENZIARIA ATTUALE E, DI CONSEGUENZA, QUANTO LA LINEA DEL GOVERNO IN TERMINI DI NECESSARIA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DIFETTI DEL TUTTO DA QUALSIASI CONCRETO PUNTO DI VISTA O IPOTESI DI INTERVENTO.
TRALASCIAMO IN CIÒ DI CONSIDERARE LA PROPOSTA DELL’USO DELLE CASERME DISMESSE A FINI PENITENZIARI, CHE CHISSÀ PER QUALE SORTA DI INTERVENTO DIVINO SE DEL CASO POTREBBERO FUNZIONARE SENZA PERSONALE ED IN COMPLETA ASSENZA DI STRUMENTI E DI ADEGUATA FORMAZIONE DEGLI EVENTUALI ADDETTI.
DA EX MAGISTRATO NORDIO SEMBREREBBE GUARDARE SOLO ALLE AULE DI GIUSTIZIA PERCHÉ QUELLO CHE ACCADE DOPO IL PROCESSO NON RISULTEREBBE TOCCARLO NÈ TANTOMENO IL GUARDASIGILLI RISULTA TENER CONTO CHE QUELLO CHE ACCADE DOPO LA CONDANNA, OVVERO L’ANDAMENTO DEL CARCERE IN ITALIA È QUASI SEMPRE PROPEDEUTICO AL VERIFICARSI DI NUOVI REATI E DI ULTERIORI PROCESSI AL PARI DI UN SERPENTE CHE NON CESSA MAI DI MORDERSI LA CODA E SE L’ATTUALE REALTÀ PENITENZIARIA È CONNOTATA DA RISSE, AGGRESSIONI, TOSSICODIPENDENZE E MALATTIA MENTALE, OLTRE ALLA COSTANTE MORSA DELLE CRIMINALITÀ ORGANIZZATE, LE CONSEGUENZE PER LA COLLETTIVITÀ NON POSSONO ESSERE CHE QUELLE GRAVEMENTE RECENTI.
ASSAI VAGO ED ININFLUENTE POI SEMPRE RISPETTO A POSSIBILI PROSPETTIVE DI FUTURO MIGLIORAMENTO O DI UNA RIFORMA OGNI GIORNO PIÚ IRRINUNCIABILE L’ACCENNO ALLA POLIZIA PENITENZIARIA CHE, PRATICAMENTE ABBANDONATA A SE STESSA CONTINUARE A MANDARE AVANTI IL BARACCONE PENITENZIARIO CON IL 20% DI ORGANICO IN MENO E IL 30% DEI DETENUTI IN PIÙ, NELL’AUSPICIO CHE NON DEBBANO ESSERE ULTERIORI MORTI E FERITI NELLE CARCERI A RISVEGLIARE LA POLITICA DAL TRENTENNALE TORPORE.
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP – Polizia Penitenziaria