Ho provato a registrare le conclusioni di Mantovano e di Delmastro…ma si sentiva male.
Cosa dire?
Che Mantovano in 10 minuti ha rassicurato sul ruolo e sul riconoscimento della Polizia Penitenziaria, ha detto che il rinnovo contrattuale si farà e che fino ad oggi è stato bloccato dal subentro dei sindacati dei Carabinieri rispetto ai COCER ormai prossimo, che, anche se con difficoltà stanno procedendo gli accordi con gli stati per le esecuzioni penali nei paesi di origine dei detenuti stranieri e che si sta provvedendo con appositi protocolli per fronteggiare il problema delle tossicodipendenze in carcere.
Delmastro invece ha detto che nel 2024 ci saranno nella Polizia Penitenziaria 3.400 assunzioni rispetto a 2.400 pensionamenti (?), che intende rivitalizzare una legge del 2010 perché si possano scontare non in carcere gli ultimi 18 mesi di pena esternamente al carcere, che sono stati reperiti 250 mln di euro per l’edilizia penitenziaria per realizzare nuove caserme e 7.320 posti detentivi in più rispetto ai 9.000 che al momento mancano.
Che altro aggiungere?
Che al di là delle lodi e del plauso conclusivo di tanti (sono andato via prima di assistere agli ennesimi selfie) nessuno oggi può affermare con onestà , anche rispetto alle richieste avanzate di potersi ritenere soddisfatto, perché i politici presenti hanno sostenuto tesi rilevanti/interessanti ma prive di concretezza attuativa, mentre i problemi della Polizia Penitenziaria tali erano e tali restano.
L’impressione conclusiva?
Scusatemi ma è probabile che la politica vera per la Polizia Penitenziaria non si faccia e non si farà né nella sala verde del 3° piano di Palazzo Chigi né nello studio del Sottosegretario del 2° piano del Ministero della Giustizia di via Arenula in Roma per i troppi giochi e interessi in ballo sulle carceri e di conseguenza sul Corpo.
In ogni caso e dovunque sia noi dell’OSAPP ci siamo e ci saremo.
Fraterni Saluti.
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria