COMUNICATO STAMPA OSAPP- Oggi, alle ore 11:00 circa, un detenuto straniero si è arrampicato “come un ragno” attraverso i cortili di passeggio, salendo fino al tetto centrale del carcere, dove ha protestato per circa tre ore. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Sono state necessarie ben tre ore di trattative per convincere il detenuto a ritornare sui suoi passi. Ormai il Carcere di Cuneo, come quello di Torino, di Ivrea e di tutto il resto d’Italia, è nel ‘caos’. Sono dei veri e propri colabrodo dove non è più garantita la sicurezza, i detenuti “spadroneggiano”, le carceri sono diventate delle vere e proprie piazze di spaccio e dei call center illegali. Il Personale di Polizia Penitenziaria rischia ogni giorno la propria incolumità fisica; anche la salute è gravemente minata perché effettuano turni di servizio che vanno dalle 10 alle 20 ore consecutive di lavoro quotidiane. L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) lancia ancora una volta un grido di allarme dichiarando che la Polizia Penitenziaria del Carcere di Cuneo è totalmente abbandonata. Nessuno interviene. Nessun provvedimento di rigore per questi soggetti violenti. È il caso di affermare… “si salvi chi può!” Il Personale sa quando va a lavorare, ma non sa quando termina e se rientra a casa. È una vergogna immane. L’amministrazione penitenziaria centrale è completamente silente. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenga e rinnovi i vertici del DAP, considerando che la loro gestione è completamente fallimentare.