
COMUNICATO STAMPA_ Dall’inizio dell’anno, le aggressioni all’interno del carcere di Torino sono aumentate in modo preoccupante, con il recente episodio del 7 aprile, che segna la decima aggressione e il quindicesimo Agente di polizia Penitenziaria ferito. L’incidente si è verificato intorno alle ore 16:15, quando un detenuto di nazionalità egiziana, recluso nella terza sezione del padiglione C, ha reagito violentemente durante l’attesa del suo turno per accedere alla doccia. Il detenuto ha dato fuoco ad una parte di un materasso e ad alcuni stracci, lanciandoli nel corridoio. Successivamente, ha aggredito un Agente di Polizia Penitenziaria, colpendolo alla testa con un bastone da scopa. Il detenuto, ritenuto responsabile dell’aggressione, è stato immediatamente trasferito. Come sindacato, apprezziamo molto l’intervento tempestivo che ha portato all’immediato trasferimento dell’autore di questa violenza, una misura fondamentale per garantire la sicurezza e l’ordine all’interno della struttura. L’Agente ferito è stato prontamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di tre giorni. Questo episodio si inserisce in un contesto sempre più teso e violento all’interno delle carceri italiane. Leo Beneduci Segretario Generale OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria- , esprime grande preoccupazione: “La situazione nelle carceri italiane è ogni giorno più difficile e pericolosa. Nell’ultima settimana, abbiamo assistito a un’escalation di violenza inaudita, da Torino a Pavia, passando per Monza e Padova. La Polizia Penitenziaria è lasciata completamente sola, senza uomini e senza mezzi. Ancora una volta, chiediamo con forza al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di dichiarare lo stato di emergenza nelle carceri italiane, ormai ridotte a vere e proprie ‘discariche e macellerie’ ”. L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria ribadisce l’urgenza di un intervento per garantire la sicurezza degli agenti e il ripristino dell’ordine nelle strutture carcerarie, la cui situazione continua a peggiorare giorno dopo giorno.
Ufficio Stampa OSAPP