Ne dà notizia l’O.S.A.P.P.(Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Aggiunto Pasquale Montesano. Il Carcere di Foggia si può definire sotto permanente assedio della criminalità organizzata. Le continue operazioni di servizio degli Uomini e delle Donne della Polizia Penitenziaria, che ad oggi hanno ottenuto eccellenti risultati, ieri nel corso delle attività trattamentali presso il campo sportivo, il Collega di servizio recepiva dei rumori provenienti dalla Quarta Sezione, denominata “Vecchia”. Allertato il Comandante, procedevano ad un’attenta perquisizione del locale dove erano ubicati detenuti di origine garganica e intercettavano un foro praticato nel muro della cella. Procedevano alla bonifica del locale rinvenendo 30 grammi di sostanze stupefacenti. L’alto senso del dovere e senso di responsabilità non comune hanno evitato un ulteriore disastro, anche se il tentativo era azzardato e senza possibilità di riuscita. Nella circostanza non possiamo mancare di evidenziare come la Polizia Penitenziaria in Puglia, particolarmente nel Carcere di Foggia, stia subendo il disagio di un’organizzazione complessiva che non funziona e da correggere, sottodimensionato negli organici e poco attenzionato dalla politica e dall’Amministrazione Penitenziaria. Continua Montesano: “Purtroppo oggi non bastano proclami e annunci, serve subito un’azione del Governo per affrontare l’emergenza, deflazionare la densità detentiva, rafforzare la Polizia Penitenziaria ed efficientare i servizi operativi per far fronte al disastro penitenziario che pone la Polizia Penitenziaria ai confini del sistema, particolarmente in Puglia, in un contesto ad alto rischio e prima che accada l’irreparabile, più di quanto non sia già successo, il Governo si dia una mossa e prenda compiutamente atto dell’emergenza. La regione Puglia, in particolare a Foggia, la Polizia Penitenziaria è ai confini del sistema: la gravissima carenza degli organici e le scarse risorse hanno determinato e determinano una criticità di straordinaria entità ed è solo grazie allo spirito di sacrificio, appartenenza e professionalità messa in campo dal Personale di Polizia Penitenziaria che si evitano maggiori e più gravi conseguenze. Ecco questi anche i motivi per esserci rivolti alla C.E.D.U affinché istituisca una commissione di verifica delle condizioni lavorative degli Uomini e delle Donne della Polizia Penitenziaria. Conclude Montesano: “Qui chiediamo un immediato incremento degli organici già dalle prossime assegnazioni del 183° corso per la Puglia e per Foggia in particolare, per cui ribadiamo nuovamente al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ai Sottosegretari Delmastro ed Ostellari, e al Governo Meloni di aprire un tavolo di confronto permanente per discutere di riforme, organici, equipaggiamenti, sovraffollamento detentivo e, non ultima, la strumentalizzazione e la perseveranza della criminalità che necessita di una democratica, rigida disciplina, tesa a ristabilire i canoni delle indicazioni normative del sistema penitenziario. Grazie Polizia Penitenziaria per quello che fate giornalmente per assicurare al sistema penitenziario, pur non essendoci le legittime condizioni, sicurezza e trattamento all’interno delle strutture.”