Questa mattina l’ennesimo evento critico nella bolgia del Carcere di Torino. Alcuni detenuti stranieri sono stati individuati da altri compagni detenuti sempre stranieri come coloro i quali avevano disturbato durante la notte perché erano alticci e tenevano la TV ad alto volume e per questi motivi la dovevano “pagare”.
Al Padiglione B la situazione è sempre più di emergenza infatti, questa mattina, un solo Assistente di Polizia Penitenziaria ha espletato ben cinque posti di servizio contemporaneamente ovvero: Prima Sezione, Seconda Sezione, Terza Sezione, Quarta Sezione più rotonda primo piano. L’Agente veniva coadiuvato ogni tanto dall’Agente addetto ai “cortili passeggio” e da due Agenti tirocinanti.
Una cosa del genere non accadeva da oltre quarant’anni e mai abbiamo assistito a tanto sfacelo. Purtroppo l’Agente da solo ha dovuto sorvegliare/vigilare su 152 detenuti con tutti i rischi e pericoli che ne derivano al punto che un detenuto straniero ha sfregiato con una probabile lametta o altro oggetto, un detenuto che durante la notte a suo dire lo aveva disturbato. Solo l’accortezza e la tempestività del solo Agente (dovevano essere presenti cinque Agenti) ha evitato seri pericoli per l’incolumità di altri detenuti.
Abbiamo più volte denunciato come OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che il Padiglione B è un girone infernale dantesco, dove gli Agenti sono completamente soli e abbandonati da tutti e non sanno a chi rivolgersi. L’esempio lampante ed eclatante è proprio quello odierno, durante il quale poteva accadere l’irreparabile. Quanto sta accadendo a Torino si commenta da solo oltre ad essere vergognoso e inaccettabile tanto che non si comprende il silenzio assordante dei vertici locali, regionali, del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) e delle istituzioni.
A nulla sono valsi fino ad oggi i continui appelli di dichiarare lo stato di emergenza delle carceri italiane rivolti al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Capo dello Stato Sergio Mattarella.