Un detenuto straniero sottoposto a TSO causa tensione e caos all’Ospedale. Il Personale di Polizia Penitenziaria evita il peggio.
Torino, 25 agosto 2023 – Una scena di panico e tensione si è verificata oggi presso l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, quando un detenuto straniero, sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (TSO), è entrato in uno stato di escandescenza, scatenando momenti di caos e paura intorno alle ore 11:45.
Il detenuto, il cui nome non è stato rivelato, ha improvvisamente manifestato un comportamento violento e disordinato, strappando con violenza il catetere endovenoso noto come “Picc”. In preda alla furia, ha tentato inizialmente di attaccare il Personale Sanitario che cercava di intervenire per contenerlo. Poi, la situazione è ulteriormente degenerata quando ha rivolto la sua aggressività anche verso il Personale di Polizia Penitenziaria che lo stava scortando.
È stato solo grazie all’intervento tempestivo e altamente professionale del Personale di Polizia Penitenziaria presente sul luogo che il detenuto è stato riportato alla calma. I Poliziotti Penitenziari sono riusciti a controllare la situazione estremamente delicata, evitando ulteriori danni fisici e imbrattamenti con il sangue, che il detenuto aveva minacciato di causare.
Il Sindacato OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha lungamente denunciato le gravi criticità sanitarie presenti all’interno delle strutture carcerarie. Questo incidente, secondo quanto dichiarato dal Sindacato stesso, è una dolorosa testimonianza delle conseguenze di tali problemi che persistono senza soluzione. Le gravi carenze sanitarie si ripercuotono drammaticamente su tutto il Personale e i detenuti dell’istituto penitenziario, sollevando preoccupazioni per la loro sicurezza.
L’OSAPP auspica che l’Amministrazione Penitenziaria agisca immediatamente per risolvere le criticità emerse, trasformando le molteplici promesse in azioni concrete. È fondamentale affrontare definitivamente questa situazione paradossale che continua a minare la stabilità dell’istituto. Lo stesso Sindacato invita le istituzioni competenti a prendere provvedimenti concreti e rapidi per risolvere il grave problema che da tempo affligge l’area sanitaria della Casa Circondariale di Torino.
La situazione ha raggiunto un punto critico, tanto che si parla di “turismo sanitario” all’interno del carcere torinese, un fenomeno preoccupante e senza precedenti che sottolinea l’urgenza di affrontare le sfide nella gestione delle cure sanitarie per i detenuti. In conclusione, l’episodio odierno richiama l’attenzione sulla necessità di migliorare le condizioni sanitarie e di sicurezza all’interno delle strutture carcerarie italiane, al fine di garantire il benessere di tutti coloro che vi lavorano e coloro che vi sono ristretti.
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