“Posso assicurare che il mio dicastero sta profondendo il massimo sforzo per alleviare, almeno in parte, le condizioni di grave disagio, se non di dolore, che affliggono anche la casa circondariale di Torino”. Inizia così la lettera inviata lo scorso 26 luglio dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, i cui contenuti sono stati rivelati dalla Stampa. La lettera era partita da Torino in seguito ai disordini scoppiati nel carcere “Lorusso e Cutugno”, anche a causa delle drammatiche condizioni dei detenuti. “L’azione del Governo si è ulteriormente intensificata nell’adozione di interventi volti a mitigare i problemi del sovraffollamento e del rischio suicidiario e nel rispetto della dignità della persona, con l’auspicio di vedere presto un miglioramento generale delle condizioni dei detenuti, degli operatori e degli agenti di Polizia penitenziaria”. Il Comune di Torino risponderà inviando al ministero anche la mozione approvata a larga maggioranza lo scorso 22 aprile con la quale il Consiglio comunale chiedeva la costruzione di un nuovo carcere, in grado di assicurare lo scopo rieducativo della pena e da inserire nel tessuto urbano della città. Lo Russo, nella sua lettera, aveva parlato di “situazione di sovraffollamento e le recenti proteste dei detenuti riguardano un padiglione ove sono ospitate 420 persone a fronte di una capienza regolamentare di 223 posti. È ormai gravissimo il deficit di assistenza sanitaria, in particolare per le persone con gravi patologie psichiatriche e ad alto rischio di suicidio”.
Rassegna stampa OSAPPOGGI.it – Fonte RaiNews.it