Nella tarda serata del 19 marzo 2024, un detenuto di origini marocchine ha scatenato il caos nella Casa Circondariale di Cuneo incendiando la propria cella. Il detenuto in questione è lo stesso che alcuni giorni prima ha attaccato il Personale sanitario lanciando loro feci ed urine. Sempre lo stesso recluso, precedentemente trasferito nel reparto isolamento a seguito di gravi danneggiamenti in un’altra cella nonché all’aggressione perpetrata nei confronti di due agenti che ha colpito a colpi di sgabello mandando financo in frantumi lo scudo protettivo, ha dato fuoco al proprio ambiente di detenzione, riuscendo anche a far ardere il tavolo in plastica presente. Non è la prima volta che il recluso si rende protagonista di comportamenti distruttivi e gravi all’interno del Carcere di Cuneo. L’intervento tempestivo del Personale di Polizia Penitenziaria ha permesso di trarre in salvo il detenuto, trovato privo di sensi nella cella avvolta dal fumo e dalle fiamme. Sul posto sono intervenute diverse autoambulanze e mezzi dei Vigili del Fuoco, poiché sia il Sovrintendente che i quattro Agenti di Polizia Penitenziaria intervenuti, sono rimasti intossicati ed hanno necessitato di cure mediche presso il DEA dell’Ospedale di Cuneo. Anche due infermiere del Presidio medico penitenziario, che hanno fornito i primi soccorsi al detenuto, sono rimaste intossicate dal fumo presente che si era propagato in gran parte dell’istituto ed anche per loro sono necessitate le cure presso il Dea dell’ospedale. Il detenuto, intanto, è stato trasportato in ospedale con la procedura di massima urgenza. Si è reso necessario anche il rientro in servizio del Personale del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti (NTP) che aveva appena terminato il proprio turno lavorativo iniziato già dalle prime ore della mattina, per continuare, e garantire, la gestione dell’emergenza in ospedale. Alcune unità di personale ha svolto oltre venti ore consecutive di lavoro. Dichiara il Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci: “Grazie al tempestivo e professionale intervento dei Poliziotti Penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Cuneo, si è evitata la tragedia. Per l’ennesima volta ci rivolgiamo alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni affinché dichiari lo stato di emergenza nazionale delle carceri italiane. Attualmente, il sistema penitenziario è in uno stato altamente critico. È imprescindibile agire con urgenza e determinazione per ripristinare la dignità e la legalità nelle nostre carceri. Il Personale di Polizia Penitenziaria si impegna quotidianamente con elevata professionalità e grande sacrificio personale, anche mettendo a serio rischio la propria vita, per preservare e far rispettare questi valori sempre più rari negli istituti penitenziari nazionali.”
Redazione OSAPPOGGI.it
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