“Si fa fatica persino a respirare”, è quanto affermato dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia a margine del discorso tenutosi qualche giorno fa, con la quale ha illustrato il suo programma inerente la gestione della problematica delle carceri.
Punto saliente è senza ombra di dubbio la necessità di assunzioni straordinarie anche attraverso lo scorrimento delle graduatorie che sicuramente apporterà nuove forze al Corpo di Polizia Penitenziaria più rapidamente rispetto al tempo richiesto per l’espletamento di un nuovo bando di concorso e far fronte al cosiddetto turnover che si verrebbe a creare con i futuri pensionamenti. Tra i piani della ministra, infatti, la costruzione dei nuovi padiglioni, la revisione del diritto penale ed interventi strutturali delle carceri. E ancora, nel pacchetto di emendamenti approvato dal Consiglio dei Ministri, le assunzioni straordinarie per il Corpo di Polizia Penitenziaria, al fine di scongiurare le aggressioni e garantire maggiore sicurezza. “Nel giro di due anni potrebbero mancare 7 mila poliziotti penitenziari. E ci saranno problemi di turnover, così come hanno più volte segnalato i sindacati di categoria”, ha spiegato il guardasigilli.
Come richiesto anche dalle organizzazioni sindacali, l’unico modo per attuare le assunzioni preposte dalla Ministra Cartabia si potranno attuare attraverso lo scorrimento della graduatoria degli idonei alle prove preselettiva dell’ultimo concorso, ovvero, per l’arruolamento di 754 allievi agenti di Polizia Penitenziaria. Un concorso aperto da ben due anni, dove risultano ancora dei candidati con voti alti in attesa delle prove mediche. Con l’avanzare della pandemia da Coronavirus, infatti, le procedure concorsuali sono rallentate e, al momento la soluzione più plausibile non resta che l’attuazione di uno scorrimento di questa graduatoria, fare in modo di destinare altri ragazzi alle prove psico-fisico e attitudinali e avviarli al corso di formazione.
Fonte: mediterranews.org