a Scuola di Formazione e Aggiornamento “Giovanni Falcone” di Roma è stata teatro della presentazione del calendario 2021 del Corpo di Polizia Penitenziaria. L’evento, presentato da Pino Insegno, ha visto la partecipazione di Bernardo Petralia, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che ha illustrato gli scatti che accompagnano i mesi dell’anno che verrà: 26 immagini a colori, due per ogni mese, oltre a un paginone centrale impreziosito dalla presenza del maestro Andrea Bocelli e una foto in chiusura dedicata alla tipografia del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi dove il calendario si stampa da diversi anni.
Il Capo del Dap, in carica dallo scorso maggio, racconta quello che è stato il suo approccio con il mondo penitenziario: “Da magistrato conoscevo la Polizia Penitenziaria che apre e chiude i cancelli delle carceri – afferma Petralia -. In realtà, è molto di più. La pandemia si è fatta sentire anche all’interno degli istituti, tuttavia la risposta è stata professionale e umana allo stesso tempo. Ogni sera dedico un po’ di tempo ad alcune telefonate a componenti del Corpo che hanno subito aggressioni o che hanno contribuito a salvare vite. L’umanità esplode proprio in queste occasioni, quando dall’altra parte del telefono ci sono agenti che mi dicono che hanno svolto il loro dovere, in alcuni casi anche riportando alla ragione detenuti sul punto di compiere gesti inconsulti. Questa è una grande prova – conclude il Capo Dap -, una testimonianza di abnegazione straordinaria di cui la Polizia Penitenziaria deve andare fiera”.
Gli scatti sono stati realizzati dalla fotografa Barbara Cardini, alla quale è stato affidato il racconto per immagini delle attività svolte quotidianamente dal Corpo sul territorio, al servizio dei cittadini, anche in un momento particolare come quello dell’emergenza sanitaria attualmente in corso. “Sono entrata a contatto con la Polizia Penitenziaria quattro anni fa per un progetto all’interno delle carceri italiane – racconta Cardini -. Uomini e donne che con la loro professionalità mi hanno accompagnato nel mio percorso, raccontandomi le loro storie. Quest’anno, nonostante il Covid, li ho potuti seguire e ho realizzato le foto per un calendario che, secondo me, li racconta a pieno“.
Nel corso della presentazione sono intervenuti, con un messaggio di saluto, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il maestro Andrea Bocelli. Il Guardasigilli ha posto l’accento sull’”attenzione, la dedizione, la professionalità e il senso di responsabilità dimostrati in situazioni ordinarie e straordinarie” dal Corpo durante un anno complicato come quello che va a concludersi.
Il tenore, vera e propria eccellenza italiana conosciuta nel mondo, all’interno del calendario è il protagonista di un’immagine scattata nello splendido scenario del Teatro Romano di Volterra: “Sono felice di far parte del calendario della Polizia Penitenziaria – spiega Bocelli -. Ho avuto modo di visitare gli istituti e di entrare in contatto con chi svolge questo ruolo e di comprenderne l’importanza, la professionalità e il grande spirito di umanità”.
fonte: gnewsonline.it