Avrebbe dovuto curare i pazienti invece, secondo le indagini, avrebbe fatto la “galoppina”, ossia la spola per portare la droga dall’esterno all’interno del Carcere di Regina Coeli. Questa l’accusa mossa a una infermiera di 30 anni, arrestata lo scorso 20 ottobre dagli Agenti del Nucleo Investigativo Regionale di Roma della Polizia Penitenziaria.
A finire nei guai anche il detenuto, pure lui (nuovamente) arrestato. La donna, secondo quanto si apprende, per tre giorni ha atteso la convalida dell’arresto su disposizione della procura e ieri è stata associata alla Casa Circondariale Femminile di Rebibbia. Da un plesso penitenziario a un altro, quindi. Secondo quanto appreso da RomaToday, l’indagine era partita nei giorni scorsi, dopo un anomalo passamano a Regina Coeli.
L’attività investigativa ha avuto il culmine nel pomeriggio del 20 ottobre quando l’infermiera è stata tratta in arresto, in flagranza di reato. Secondo quanto ricostruito dal Nucleo Investigativo della Polizia Penitenziaria, avrebbe portato in carcere circa 200 grammi di hashish e circa 25 grammi di cocaina che poi ha consegnato a un detenuto.
Adesso le indagini proseguono. Non si esclude, infatti, che ci possano essere stati anche episodi in passato oppure che l’infermiera facesse da tramite per una attività di spaccio in carcere. Sono ipotesi al vaglio degli Investigatori della Polizia Penitenziaria e della Procura. Nel frattempo la trentenne resta in carcere.
Rassegna Stampa OSAPPOGGI.it – Fonte: Romatoday.it