Poche e semplici le osservazioni avanzate dall’O.S.A.P.P. nell’ambito dell’incontro di ieri 13 settembre in sede tecnica presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, per il rinnovo contrattuale relativo al triennio 2019/2021 laddove e soprattutto l’articolato presentato dalla Parte pubblica non costituiva fattore di particolare novità all’interno del Comparto se non per quanto attiene la statuizione del congedo solidale (benché non regolamentato), la possibilità di distribuire su 6 anni i 45 giorni di congedo straordinario in ragione della nascita di un figlio e l’introduzione del congedo per le vittime delle violenze di genere.
Nel merito l’O.S.A.P.P. ha precisato che, fermo restando quanto già esiste nel Corpo grazie ai vigenti accordi di settore (ANQ) per misure quali la non sovrapponibilità dei turni in caso di genitori con prole inferiore ai 6 anni, ovvero nei casi di mono-genitorialità, alcune misure quali quella del trattamento economico di trasferimento in caso di provvedimento d’autorità ovvero d’ufficio non riguardano mai la Polizia Penitenziaria e non si vuole che l’accantonamento per tale misura vada a gravare anche sullo stanziamento destinato al Corpo.
Così come, carenti o del tutto inesistenti le misure di tutela nei confronti di chi ha figli disabili di età superiore ai 6 anni.
E’ stato, inoltre, fatto notare dall’O.S.A.P.P. che le misure di carattere normativo che veramente conterebbero dovrebbero avere riguardo all’istituzione di una effettiva tutela legale (fondamentale in questo momento per la Polizia Penitenziaria) ed una effettiva tutela sanitaria, fermi restando gli ulteriori interventi quali quelli riguardanti l’estensione del servizio passivo, della presenza esterna e del buono pasto.
Infine si è precisato, sempre come O.S.A.P.P. che i tempi della trattativa si sono di molto allungati se tali sono le proposte dalla Parte pubblica ed anche in relazione alla predisposizione del Documento di Finanza Pubblica propedeutica alla Legge di Bilancio rispetto al concreto riconoscimento della Specificità, per cui il rischio è che il contratto non sia siglato prima del prossimo mese di novembre e non di settembre come era stato inizialmente annunciato.
INVECE DEGLI INTERVENTI E DELLE SOLUZIONI URGENTI PER LE CARCERI LA MINISTRA CARTABIA “SI” NOMINA L’ENNESIMA COMMISSIONE SENZA POLIZIA PENITENZIARIA (TRANNE UNA PICCOLA ECCEZIONE) E SENZA SINDACATI
Che la Ministra Cartabia da brava e competente professoressa nonché Presidente emerita della Corte Costituzionale, prima donna ad esserlo nella storia Repubblicana, non fosse nelle migliori disponibilità per comprendere la situazione delle carceri italiane e per individuare le annose responsabilità di chi giorno dopo giorno per decenni, permanendo nei vari scranni dipartimento-regionali dell’Amministrazione avesse condotto il sistema penitenziario alla progressivo disfacimento istituzionale e di risultati, addirittura, riuscendo ad addossare tutti gli oneri penali, le mancanze e le contradditorie condizioni detentive alla Polizia Penitenziaria, lo avevamo capito da tempo.
Ma ogni tanto, una risposta, un riscontro, una iniziativa, una solenne tirata di orecchi a Dap per il non fatto e che si continua a non fare, ce l’aspettavamo e invece no.
Costei, per la soluzione del “problema” (marasma confuso e inaffidabile) delle carceri, si nomina una Commissione incaricata, udite udite, per “…l’innovazione del sistema penitenziario, che avrà come obiettivo la rilevazione delle principali criticità relative alla esecuzione della pena detentiva e l’individuazione di possibili interventi per migliorare la qualità della vita delle persone recluse e di coloro che operano all’interno degli istituti penitenziari…..”.
Come direbbero alcuni “fumosi fumi” ma, ancora più rilevanti in merito e se possibile, la composizione della Commissione: un professore di diritto, un avvocato, due provveditori, un componente del collegio del garante nazionale dei detenuti, un Presidente del Tribunale di Sorveglianza, un ex Comandante di istituto penitenziario, un Direttore dei minori, un magistrato di sorveglianza, uno Psichiatra, un Direttore di UST e un Direttore di istituto penitenziario.
E la Polizia Penitenziaria vera? E, visto che potrebbero esserci sommovimenti e modifiche nell’organizzazione del lavoro del Personale del Corpo, i Rappresentanti Sindacali?
NIENTE DA FARE!!!
COMPLIMENTI DI VERO CUORE, FORSE CI ASPETTAVAMO TROPPO E ABBIAMO SOPRAVVALUTATO LA FIGURA MA, INGENUOTTI CHE SIAMO, IL NULLA DEL NULLA PROPRIO NON CE L’ASPETTAVAMO….ANZI DA OGGI IN POI CI ASPETTEREMO E DIFENDEREMO I COLLEGHI DA NULL’ALTRO CHE IL PEGGIO.
Fraterni Saluti.
Leo BENEDUCI – Segretario Generale O.S.A.P.P.