L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), fa seguito al precedente comunicato stampa per sollecitare con urgenza un immediato intervento del D.A.P.(Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) sino ad oggi silente ed atteso per quanto di grave accaduto in data 30 marzo 2024 al carcere di Ivrea.
Infatti, si è trattata di una vera e propria rivolta che ha messo a dura prova l’intero sistema riguardante l’ordine e la sicurezza interni al carcere ed a messo a rischio l’incolumità degli addetti del Corpo e degli stessi detenuti.
Il Personale di Polizia Penitenziaria, come già segnalato, ha salvato la vita a parte della popolazione detenuta ivi ristretta, facendola evacuare a seguito dell’incendio, con elevato spirito di abnegazione e sprezzo del pericolo tanto che tre Agenti sono stati accompagnati al Pronto Soccorso dell’Ospedale eporediese per le necessarie cure venendo poi dimessi con prognosi di due e tre giorni s.c. per intossicazione da fumo.
I detenuti coinvolti, oltre ad appiccare un incendio ai materassi, hanno distrutto suppellettili, televisori e addirittura un detenuto si è arrampicato alla rete del cortile passeggio, alta circa quattro metri, lasciandosi cadere volontariamente a terra.
Solo grazie al senso non comune di collaborazione e del dovere l’esiguo Personale di Polizia Penitenziaria ha gestito la grave situazione accentuata, tra l’altro, anche dalla totale mancanza di spazi.
La denuncia arriva dal Segretario Generale dell’OSAPP dott. Leo Beneduci che dichiara:
“E’ davvero sconcertante che l’Amministrazione penitenziaria Centrale, stante la constatata inerzia del pur responsabile provveditorato interregionale non assuma provvedimenti di alcun genere, a cominciare dall’individuare al carcere un Comandante di Reparto titolare e ad assegnare ad Ivrea un congruo numero di unità Personale (non meno di 20) così come è stato fatto, con notevole solerzia ad oggi solo per il carcere di Biella, se si considera che in quella sede la presenza di detenuti è ampiamente al di sotto della capienza regolamentare e il D.A.P. mantiene a spese dei contribuenti, in missione forfettaria pari a 110 euro al giorno per addetto, Ispettori e Comandante di Reparto da svariati mesi, mentre sarebbe vigente il divieto di assegnare in quel carcere ulteriori detenuti laddove, ad esempio nei non lontani istituti penitenziari di Ivrea e Torino, non vi sono più spazi e persistono condizioni davvero disumane.
Come OSAPP– conclude Beneduci – chiediamo anche al Guardasigilli Nordio l’avvio di immediati accertamenti ispettivi intesi ad appurare le responsabilità della constatata inazione degli organi responsabili anche rispetto all’inaccettabile e reiterato aggravarsi delle condizioni di vita e di lavoro nelle carceri del distretto interregionale del Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta con particolare riferimento alle sedi di Ivrea, Torino, Asti, Aosta, Cuneo, Genova Marassi, La Spezia, San Remo e Saluzzo.