VELLETRI – È stata una giornata di alta tensione quella di ieri presso il Carcere di Velletri, lo dichiara l’OSAPP-Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria. Per ore i vertici dell’amministrazione penitenziaria del carcere hanno tentato di convincere i detenuti del Reparto D a rientrare nelle loro celle, dopo che questi avevano dato fuoco ai materassi e danneggiato diverse telecamere di sorveglianza. In serata, le altre Forze dell’Ordine unitamente al Personale di Polizia Penitenziaria presente sono intervenute in assetto antisommossa per riportare la situazione sotto controllo. La protesta dei detenuti è iniziata nel primo pomeriggio, quando si sono rifiutati di rientrare nelle celle. L’iniziale tentativo di mediazione da parte dell’amministrazione penitenziaria è durato ore, senza successo. La situazione ha reso necessario l’intervento delle altre Forze dell’Ordine, tra cui Polizia di Stato, Carabinieri e il Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria (GOM). Analoghe iniziative di rivolta si sono verificate anche presso il Carcere di Regina Coeli, dove circa 300 detenuti hanno rifiutato di rientrare nelle celle, e presso le carceri di Terni e Rieti, con proteste diffuse. A Regina Coeli, la protesta è stata innescata dal timore di provvedimenti punitivi a seguito di disordini verificatisi sabato scorso. A Velletri, dove il sovraffollamento è significativo con 594 detenuti a fronte di una capienza di 412, la situazione era già critica. I detenuti hanno incendiato i materassi e distrutto alcune telecamere di sorveglianza, barricandosi nei locali del Reparto D. I Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere gli incendi, mentre l’istituto veniva circondato dalle altre Forze dell’Ordine. L’intervento delle altre Forze di Polizia è stato necessario per ristabilire l’ordine. I danni ammontano a decine di migliaia di euro. Non è ancora chiaro il numero di persone fermate al termine dell’operazione. La tensione nelle carceri italiane sembra essere esponenziale aumento, con proteste e rivolte che si ripetono in diverse strutture penitenziarie del paese, richiedendo interventi sempre più frequenti e massicci da parte di tutte le Forze dell’Ordine ed i sempre presenti Vigili del Fuoco.
Redazione OSAPPOGGI.it