Viterbo, 10 luglio 2024 – Questa mattina nel Carcere di Viterbo è deceduto un detenuto, apparentemente per cause naturali, entrato in detenzione solo quattro giorni fa. La notizia della morte ha scatenato una protesta tra i detenuti del reparto D1, che da circa un’ora si è trasformata in una violenta rivolta. I detenuti stanno distruggendo ed incendiando tutto ciò che trovano, in segno di protesta. Sebbene la scintilla iniziale della rivolta sembri essere stata la morte del compagno di cella, la protesta nasconde richieste più ampie. I rivoltosi stanno chiedendo diritti legati alla libertà anticipata, all’indulto e ad altre misure per abbreviare i tempi di reclusione. Al momento, non si registrano feriti né tra i detenuti né tra il Personale di Polizia Penitenziaria. La situazione è in continuo aggiornamento, la Polizia Penitenziaria sta cercando di ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno del carcere. I detenuti starebbero utilizzando smartphone introdotti illegalmente nel carcere per chiamare a raccolta i loro parenti e creare caos e disordini anche all’esterno della struttura. I familiari sono stati incitati dai detenuti a radunarsi davanti alla struttura penitenziaria di Viterbo per sostenere e alimentare la protesta dall’esterno. All’esterno del carcere sono giunti rinforzi della Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Vigili del Fuoco.- AGGIORNAMENTO ore 18,35: Sul posto sono arrivati il Questore e il Maggiore dei Carabinieri. Attualmente, sono presenti complessivamente 8 pattuglie esterne e 2 della Polizia Penitenziaria. All’interno del carcere, sono stati inviati Agenti in rinforzo dagli istituti penali di Rebibbia, Regina Coeli e Rieti ed altri stanno arrivando dal Carcere di Frosinone. I detenuti sono ancora barricati all’interno e le sezioni in rivolta risultano essere due. AGGIORNAMENTO ore 19,35: L’ordine e la sicurezza all’interno del carcere sono stati ripristinati grazie all’encomiabile intervento del Personale di Polizia Penitenziaria. I detenuti sono stati tutti chiusi nelle loro celle a scopo cautelativo, ma purtroppo si registrano ingenti danni nelle sezioni coinvolte dalla rivolta.
Redazione OSAPPOGGI.it