Milano, 1 settembre 2024 – Ieri sera, l‘Istituto Penale Minorile (IPM) Cesare Beccaria di Milano è stato teatro di una grave rivolta, durante la quale i detenuti hanno appiccato incendi e tentato di evadere. I disordini, che hanno coinvolto tutti i 58 reclusi della struttura, sono iniziati con l’accensione di diversi roghi all’interno delle celle e di altri locali del penitenziario. Il Personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto tempestivamente per contenere la situazione, mentre la Polizia di Stato ha circondato l’intero perimetro della struttura. I Vigili del Fuoco si sono adoperati per spegnere le fiamme, e cinque ambulanze sono state inviate sul posto per prestare eventuale soccorso. Secondo le prime ricostruzioni, alcuni detenuti avrebbero tentato un’evasione di massa, dirigendosi verso la “portineria”, l’ultimo varco che separa l’interno dell’IPM dall’esterno. Nel caos della sommossa, quattro reclusi sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, ma dopo alcune ore di ricerche, sono stati rintracciati all’interno del perimetro del carcere, nelle aree limitrofi agli uffici del Centro per la Giustizia Minorile e di Comunità. Questo episodio segue un altro evento simile verificatosi il 20 agosto scorso, quando una rivolta nello stesso istituto aveva portato al ricovero di cinque Agenti di Polizia Penitenziaria e tre detenuti per intossicazione da fumo, a causa di un incendio appiccato in una cella. In quell’occasione, un altro Agente era stato aggredito e colpito alla testa. Si allega nota del DGMC in cui si afferma il non tentativo di evasione dei detenuti, ritrovati però dopo diverse ore nel perimetro degli uffici del Centro per la Giustizia Minorile e di Comunità. Ci chiediamo se di notte i detenuti possono uscire liberamente dalle sezioni per girovagare tra un muro di cinta e l’altro, fino ad arrivare nelle zone limitrofi degli Uffici dell’amministrazione penitenziaria….a voi la lettura….