Ieri sera, tensioni e disordini hanno segnato il Carcere di Rieti quando, alla chiusura della socialità, circa 150 detenuti hanno rifiutato di rientrare nelle proprie celle. Il blocco ha coinvolto tre sezioni dell’istituto penitenziario, i cui detenuti lamentavano problemi con l’area sanitaria e il magistrato di sorveglianza, oltre a denunciare presunti atti vessatori da parte della Polizia Penitenziaria. Secondo i detenuti, questi atti includevano l’impedimento di muoversi liberamente tra diverse sezioni, violando le regole che vietano il passaggio da una sezione all’altra. Verso le 20:00, grazie alla mediazione dell’Ispettore di Sorveglianza e al Personale di Polizia, una delle Sezioni è stata convinta a rientrare nelle rispettive celle. Tuttavia, le altre due Sezioni hanno continuato a resistere fino alle ore 22:20, quando ulteriori interventi da parte dell‘Assistente Capo Coordinatore e di altro Personale intervenuto hanno riportato l’ordine, consentendo la chiusura delle celle. Nonostante questo, la tensione è riesplosa intorno alle 23:00, quando i detenuti hanno iniziato a lanciare bombolette di gas incendiate contro il Personale e a dare fuoco alle lenzuola, gettandole fuori dalle finestre e nei passeggi sottostanti, accompagnati da urla e ulteriori atti incendiari. Solo alle 23:45, grazie alla professionalità e all’intervento efficace e tempestivo della Polizia Penitenziaria, la situazione è stata completamente riportata sotto controllo senza che si registrassero feriti. L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) elogia il Personale di Polizia Penitenziaria presente ed intervenuto, per la grande ed encomiabile professionalità dimostrata nella gestione di questa critica situazione, prevenendo gravi danni strutturali e feriti tra i detenuti e il Personale stesso.
Redazione OSAPPOGGI.it