Nel carcere minorile Ferrante Aporti di Torino si è verificato un evento critico nei giorni scorsi, culminato il 2 giugno con una giornata di tensione e caos. I detenuti minori hanno messo a ferro e fuoco l’istituto, protestando contro la qualità del cibo fornito.
Secondo quanto riferito dai detenuti stessi, il cibo della “casanza” non era gradito e in segno di protesta, lo hanno gettato a terra, sporcando le sezioni detentive e imbrattando le pareti di sugo e ravioli.
La situazione è precipitata ulteriormente nella serata del medesimo giorno, quando i reclusi hanno rifiutato di rientrare nelle loro celle, affermando che il cibo continuava ad essere di scarsa qualità.
I giovani detenuti hanno quindi occupato i corridoi, accampandosi con i materassi e solo dopo un lungo processo di persuasione da parte del Personale di turno, intorno alle ore 23:00, hanno acconsentito a rientrare nelle loro celle. La tensione del Personale di Polizia Penitenziaria è stata particolarmente elevata, considerando anche la grave carenza di organico presente nella struttura.
Le sezioni detentive sono state completamente imbrattate dai detenuti, creando un ambiente caotico e insalubre.
Non è la prima volta che gli stessi detenuti del Ferrante Aporti si ribellano in modo così deciso. Giorni prima dell’episodio del 2 giugno, hanno organizzato una simile manifestazione di protesta, segnalando chiaramente il loro malcontento riguardo alla qualità del cibo servito.