A Panama un cane era diventato a sua insaputa il postino dei detenuti.
É successo nel carcere di La Joya e il cane veniva utilizzato dai prigionieri per scambiarsi messaggi, informazioni e non solo. Portava infatti al collo anche delle sostanze illecite e stupefacenti trasportandole da una parte all’altra del carcere.
Il personale del penitenziario ha trovato l’animale intento a trasportare messaggi tra i detenuti, custodendoli al collo, legati al suo collare, ed è stato fermato.
«Il quattro zampe serviva a vendere presunte sostanze illecite e a portare messaggi ai detenuti – ha detto Andrés Gutiérrez, direttore del sistema penitenziario -. In più, al fondo dei messaggi veniva sempre chiesto se qualcuno aveva bisogno di qualcosa».
Il personale adesso sta rinforzando le misure di sicurezza per evitare che capitino nuovamente episodi del genere, ma anche per evitare il consumo di droga e altre sostanze proibite nelle mura della prigione.
Un caso simile era capitato in Sri Lanka, dove un gatto portava la droga da un detenuto all’altro cercando di passare inosservato. Era successo nella prigione Welikada in Sri Lanka, e anche in questo caso il micio era stato beccato mentre portava al collo una bustina contenente eroina e delle carte sim. A differenza del cane, il gatto era però riuscito a scappare via dalla prigione.
Fonte: lastampa.it
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