La protesta per il servizio su presunti maltrattamenti a San Gimignano.
I sindacati della polizia penitenziaria protestano contro un servizio trasmesso ieri dal Tg3 sui presunti maltrattamenti nel penitenziario di San Gimignano, con un filmato registrato dal circuito chiuso televisivo del carcere “senza che fossero oscurati i volti delle persone coinvolte”. E parlano di “gogna mediatica” per la polizia penitenziaria.
“Rai3 ha già condannato i poliziotti penitenziari, peccato che le indagini siano ancora in corso e gli imputati fino a prova contraria sono innocenti” denuncia Daniela Caputo, Segretario dell’Associazione Nazionale Dirigenti e Funzionari di Polizia Penitenziaria. “E’ giusto e doveroso che la magistratura indaghi, ma che le immagini operative debbano essere diffuse con un chiaro intento denigratorio e soprattutto in piena attività di indagine, senza alcun rispetto degli agenti coinvolti, lo riteniamo estremamente grave”.
“Pretendiamo che gli organi di informazione siano imparziali e rispettosi dei diritti e della dignità di tutti, soprattutto rispettino i poliziotti che ogni giorno rischiano la vita, anche per contenere detenuti volenti o psichiatrici – prosegue -. Continuiamo a sollecitare l’Amministrazione Penitenziaria perché doti gli agenti di bodycam. E chiediamo al Garante della Privacy e agli organi deputati di vigilanza sulla Rai di effettuare le opportune verifiche su quelle che a nostro avviso sono gravissime violazioni a danno di un Corpo di Polizia e di una istituzione dello Stato”.
Tratto da: lastampa.it